Delibera sulle Foibe: è polemica

Polemica infuocata tra maggioranza e opposizione sui finanziamenti alle iniziative che si occupano della memoria storica delle foibe. Il centrodestra solleva il caso, accusando la Regione di «boicottare le iniziative delle associazioni istituite per valorizzare e diffondere la memoria storica ideale e culturale rappresentata dalle vittime delle Foibe, dall’esodo giuliano-dalmata e dalle vicende del confine orientale negli anni 1943-1950», come denunciano i consiglieri regionali di An Pietro Di Paolo e Francesco Lollobrigida, firmatari di un’interrogazione e di una mozione urgente sulla questione. «Rischiano di saltare - accusano - a causa delle inadempienze della giunta regionale, tutte le iniziative previste per salvaguardare le memorie di questa tragedia del popolo italiano». E non bastano le rassicurazioni dell’assessore regionale alla Cultura Giulia Rodano a placare gli animi: «Sono lieta di rassicurare tutti i consiglieri d’opposizione: la delibera riguardante i finanziamenti delle iniziative delle associazioni che si occupano della memoria storica delle foibe è già stata approvata dalla giunta regionale su proposta del presidente Marrazzo. Le procedure di erogazione dei fondi verranno espletate al più presto e dunque non vi è alcun pericolo di decadenza dei fondi stessi». Discorso chiuso? Niente affatto. «Desta in me stupore e sconcerto - replica infatti Antonio Zanon (Dl), presidente della commissione regionale permanente Cultura, sport, spettacolo - l’annuncio da parte dell’assessore Rodano della presunta approvazione in giunta della delibera di finanziamento delle iniziative che si occupano della memoria storica delle foibe. Sulla vicenda, infatti, non mi risulta affatto che la delibera di cui si parla sia mai passata al vaglio della commissione che presiedo, il che è in contrasto con quanto stabilito dalla legge regionale 4/2006 che dà mandato alla giunta di deliberare sull’argomento previo il parere della commissione competente». Non manca la controreplica dell’assessore, che accusa Zanon di «non conoscere la procedura con cui si approvano le delibere». Il capogruppo di An alla Pisana Antonio Cicchetti e i consiglieri Lollobrigida e Di Paolo pretendono chiarezza e le scuse del presidente Piero Marrazzo. Su come sono andate le cose si sono fatti un’idea precisa: «Sulla questione delle Foibe l’assessore Rodano è corso ai ripari. È evidente a tutti, però, che è stato un correre un po’ maldestro. Solo a fronte di mozioni e interrogazioni del nostro gruppo, infatti, si è affrettata a portare la delibera in giunta. Cosa rispondono, Marrazzo e la Rodano, sul fatto che questo provvedimento non era stato iscritto all’ordine del giorno della scorsa seduta dell’esecutivo? Perché non dicono che si è trattato di una delibera approvata fuori sacco? E soprattutto perché non ammettono che sono stati costretti ad annunciare il provvedimento solo dopo che molti esponenti di Alleanza nazionale hanno sollevato la questione? Una cosa appare scontata: i ritardi accumulati, quasi certamente, non permetteranno l’utilizzo dei 150mila euro entro il 2006. Questa delibera doveva essere approvata il 28 giugno, esattamente sessanta giorni dopo l’approvazione della legge 4/2006». E ancora Cicchetti: «La Rodano non conosce il regolamento regionale, ed è grave per chi ricopre il ruolo di assessore.

Ciò che afferma è falso perché la delibera è stata solo adottata dalla giunta, ed è dunque un atto imperfetto. Per parlare di approvazione deve prima acquisire il parere favorevole della commissione, così come reclamato dal suo collega Zanon».

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