Delitto di via Faleria: arrestato un romeno

È stato fermato ieri mattina George Alin Chisereu, l’omicida di Roberto Chiesa, l’uomo trovato morto mercoledì scorso nel suo appartamento di San Giovanni. A incastrare il colpevole (di origine romena), un coltello a serramanico con alcune macchie sospette, una maglietta e un jeans sporchi di sangue e il cellulare della vittima di cui era in possesso. Lo straniero ora dovrà rispondere all’accusa di omicidio volontario. Non è valso a niente infatti il disperato tentativo di difendersi che ha inscenato nel corso dell’interrogatorio quando ha detto di aver agito per «legittima difesa» e ha raccontato agli investigatori di essere stato minacciato da Chiesa dopo che si era rifiutato di acconsentire ad alcune prestazioni sessuali. I due si erano conosciuti pochi giorni prima alla stazione Termini. Ed è proprio da lì che hanno preso il via le indagini. I carabinieri lo hanno cercato nella zona a sud della capitale dove ritenevano che abitasse e il giovane romeno, sentendo forse il fiato dei militari sul collo, ha deciso allora di allontanarsi dall’Italia. Voleva dirigersi in Romania in auto con alcuni connazionali. Ma i militari avevano già disposto posti di blocco in tutta la regione e al casello autostradale di Ponzano Romano Chisereu è stato riconosciuto.

Davanti alla polizia non ha saputo poi dare una spiegazione valida a quel coltello, dalle dimensioni compatibili con quello usato per il delitto di Chiesa, né è riuscito a giustificare le macchie di sangue sui suoi indumenti.

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