Ha ammesso di aver preso parte alla rapina, ma negato di aver colpito la vittima, nonostante impugnasse un bastone. Una versione confusa e contraddittoria, la sua, che non ha convinto il gup del Tribunale dei minori Paola Manfredonia. E la condanna è stata severissima: dieci anni di reclusione, il massimo della pena per un omicidio preterintenzionale commesso da un minore, per il quindicenne romeno accusato di aver aggredito e ucciso Luigi Moriccioli, 62 anni, dirigente Asl in pensione, mentre percorreva in bici la pista ciclabile nella zona di Tor di Valle, il 17 agosto del 2007. Quel giorno il giovane non era solo mentre aspettava la vittima appostato dietro un cespuglio. Con lui cera anche il connazionale Margelu Relu, 19 anni, per il quale la Procura - su richiesta del gup Sante Spinaci - ha riformulato il capo dimputazione: non più omicidio preterintenzionale, ma volontario.
Una lettura diversa di uno stesso reato, che non convince la figlia di Moriccioli: «Mi rendo conto che trattandosi di un maggiorenne e di un minorenne le loro posizioni devono essere giudicate da due autorità diverse, quello che mi lascia sbigottita è il capo dimputazione, che è diverso anche se si tratta dello stesso omicidio. Cera unarma - osserva Roberta - il colpo dato con violenza, laggravante della mancata difesa da parte di mio padre, non capisco perché due capi di imputazione diversi». Certo è che fu unaggressione brutale a scopo di rapina. Alla vittima, che morì in ospedale dopo unagonia di 40 giorni per le gravi ferite riportate alla testa, furono sottratti il portafogli, un telefono cellulare e un i-pod. Nessuna attenuante, dunque, per limputato. Anzi, il giudice è andato anche al di là della richiesta del pm Simonetta Matone, che aveva sollecitato una condanna a 9 anni.
Rimane ora da definire la posizione dellaltro romeno. Il 7 aprile Relu sarà sentito dal Pm, poi sarà fissata ludienza dove sarà nuovamente esaminata la richiesta di rinvio a giudizio. Durante la prima udienza, infatti, il gup Spinaci aveva ritenuto che dovesse configurarsi lomicidio volontario e dunque disposto la restituzione del fascicolo al pm per formulare la nuova imputazione. Un «dubbio» in merito alla contestazione da configurare era già sorto al pm ascoltando la relazione del medico legale Stefano Moriani, che svolse gli accertamenti per conto della Procura. Il consulente sostenne che Moriccioli era morto per le lesioni provocate da un solo violentissimo colpo alla testa inferto con una bastone. I due romeni furono fermati dalle forze dellordine la notte del 23 agosto, dopo aver nuotato da una sponda allaltra del Tevere incalzati dalle sirene e inseguiti anche da un elicottero: Relu fu portato in carcere, laltro in un centro di prima accoglienza.
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