Dell’opera, invece, rivela il sottosegretario alle Infrastrutture Moffa, non esiste neppure un vero progetto. A rischio almeno 35 milioni di euro Un supertram l’ultima chimera di Veltroni L’inizio dei lavori per il collegamento «a linea magnetica» La

Marcello Viaggio

Tempi lunghi, anzi lunghissimi per il supertram Laurentina-Trigoria. Imminente l’apertura dei cantieri, assicurava un anno fa il Campidoglio. In realtà non esiste neppure un vero progetto, rivela il sottosegretario Moffa. E senza progetto, non arriverà un centesimo da Roma Capitale. La linea del supertram è solo l’ultima, illusoria promessa elettorale della giunta Veltroni. Cinque lunghi anni, dal 2001 al 2005. Anni di interventi per la mobilità, promessi e dimenticati. Ancora oggi circa 100mila cittadini del quadrante nord est della capitale, da San Basilio a Talenti, da Colli Aniene a Case Rosse, attendono fiduciosi che prima o poi partano i lavori per il prolungamento della metropolitana «B» da Rebibbia a Casal Monastero, oltre il Raccordo. Fino al 2001, è uno dei pezzi forti dell’amministrazione Rutelli, anticipato con grossi titoli sui giornali. Veltroni, invece, subito dopo l’insediamento, con un colpo di spugna cancella l’opera dal piano d’investimenti allegato al Bilancio di previsione 2002. Mancanza di copertura finanziaria, la spiegazione ufficiosa. Dopo tanto battage, un autentico fulmine a ciel sereno. Il sospetto è che i soldi, in realtà, non ci siano mai stati. Dopo le elezioni, può calare il sipario. È il dicembre 2001. Della tanto attesa metropolitana, la «B2» il nome, da allora il Campidoglio non ne farà più cenno. Fino a ieri, quando, guarda caso, gli assessori Morassut, Calamante e D’Alessandro preannunciano «il completamento della progettazione per la fine del 2006». Dopo le elezioni. Ora la stessa operazione potrebbe ripetersi per i 3, 9 Km del tram su gomma Laurentina-Tor Pagnotta. E proseguimento per Trigoria. Della linea si era già accennato nella prima puntata di questa inchiesta. La spesa si aggira sui 37 milioni. Il collegamento «a guida magnetica», così è definito, dovrebbe essere effettuato da mezzi di trasporto lunghi 18-24 metri a doppia articolazione. «Vetture avveniristiche» le definisce il 30 dicembre 2004 «La Repubblica», mentre il sindaco Veltroni ricorda ai giornalisti convocati in Campidoglio «gli sforzi fatti per sciogliere i nodi di traffico a Roma». I tempi? Un gioco da ragazzi, al solito: «Quattro mesi per la progettazione definitiva, 2 per la gara, tra i 18 e i 24 di cantieri» scrive «Il Messaggero».
Dopo un anno siamo ancora in attesa del primo colpo di piccone. Ma questo sarebbe il meno, abituati a ritardi di ben altro spessore. Il problema riguarda, invece, il finanziamento: i costi, secondo il Campidoglio, saranno coperti da fondi comunali e di Roma Capitale. Questi ultimi, come sempre, costituiscono la parte maggiore. «Ma noi - precisa Silvano Moffa, sottosegretario al Ministero Infrastrutture e presidente della Commissione Roma Capitale - stiamo effettuando il monitoraggio delle opere finanziate con la Legge dai vari governi succedutisi in questi anni. Ci sono la bellezza di 300 milioni inutilizzati dal Comune, la metà per opere di mobilità. Alcune, abbiamo scoperto, non sono neppure cantierabili, altre sono prive di progetti. In certi casi mancano i report sui lavori. Una ventina di opere attendono da almeno 10 anni di essere iniziate. Finché il Comune non fornisce spiegazioni, non sborseremo altri soldi. Non possiamo sperperare il denaro pubblico». In sostanza i fondi «Roma Capitale», per il momento, sono bloccati. Nell’elenco degli stanziamenti figura pure il tram su gomma Laurentina-Trigoria: 20 milioni per il 2005, 15 per il 2006. Ma il peggio deve ancora arrivare: «Come facciamo - rimarca Moffa - a dare soldi al supertram senza neppure un progetto? Finora ci hanno fatto vedere solo una semplice scheda. Per passare all’atto pratico ci vuole ben altro, serve un vero progetto. E questo a tutt’oggi il Comune non ce l’ha dato. Anche la quantificazione delle cifre, senza progetto, e parliamo di progetto esecutivo e non preliminare, è provvisoria. È solo una sorta di finanziamento a piè di lista.

Sui giornali fanno vedere fotografie, grafici, ma di concreto non c’è nulla». Morale? Della Laurentina-Tor Pagnotta-Trigoria se ne riparlerà concretamente fra molti anni. Nell’attesa, da qui a maggio, a qualcuno basteranno i titoli dei giornali.

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