da Roma
Difende Mangano, Luxuria, Moggi, perfino Santoro, «populista in buona fede». Attacca «la retorica della Resistenza» e l«antimafia che diventa un brand pubblicitario», annunciando che, una volta al governo, «il Pdl riscriverà i libri di storia». Snobba Michela Brambilla, «una persona che è stata data in pasto allopinione pubblica, ma a cui non attribuisco alcuna importanza», e si schiera con i gay: «I miei migliori amici sono omosessuali. La loro non è una lobby, semmai una potenza. Sono bravi ed estremamente creativi».
Insomma, cè tutto e il contrario di tutto nellintervista rilasciata da Marcello DellUtri a Klaus Davi. Ma a fare rumore sono in particolare le parole sui testi scolastici. «I libri di storia, ancora oggi condizionati dalla retorica sulla Resistenza, saranno revisionati, se dovessimo vincere le elezioni. È un tema di cui ci occuperemo con particolare attenzione. La sinistra ha ancora in mano le università, le case editrici e impedisce che ci possano essere delle novità che non vengano dalla loro parte. Tra laltro ha ignorato lolocausto dei gay avvenuto durante la Seconda guerra mondiale. È una pagina nera». Quanto a oggi, spiega il senatore di Forza Italia, «gli omosessuali sono delle persone di elevato livello; Vladimir Luxuria? È un ragazzo intelligente, ne ho una grandissima stima». E se anche Erasmo da Rotterdam fosse stato gay, come si direbbe dalle lettere con Servatius Rogerus? «La mia devozione per lui non cambierebbe di una virgola - risponde -. Direi ai giovani di leggere la sua opera. LElogio della follia è lelogio dellanticonformismo e del coraggio di essere diversi dagli altri».
Altro tema scabroso, la mafia. «Il fattore Vittorio Mangano - dice DellUtri -, condannato in primo grado allergastolo, è morto per causa mia. Era ammalato di cancro quando è entrato in carcere ed è stato più volte invitato a fare dichiarazioni contro di me e il presidente Berlusconi. Se lo avesse fatto, lo avrebbero liberato con lauti premi e si sarebbe salvato. È un eroe, a modo suo. Lantimafia è una cosa importantissima, però quando diventa un brand pubblicitario non è un fatto positivo. Spesso è un argomento che viene usato in maniera strumentale per colpire o per assumere ruoli e serve ai partiti per mascherare lassenza di contenuti. I pentiti? Fatico ad individuarne uno sano». Non è una critica nuova: «Dopo tutto lo aveva già detto Leonardo Sciascia».
DellUtri assolve pure Luciano Moggi. «È una persona simpaticissima. Sono convinto che le presunte manovre che gli vengono attribuite non siano vere». E Calciopoli? «Le accuse sono nate dal suo grande successo, una cosa che non viene perdonata a nessuno. Moggi aveva organizzato bene il sistema e sarebbe andato avanti per anni». Se non fosse stato incastrato dal telefonino. E DellUtri vuole intervenire sulle intercettazioni: «Saremo durissimi. Sono utili, ma vanno usate con cautela e non vanno date ai quotidiani. Servono sanzioni contro i magistrati e i giornalisti».
E a proposito, ecco la mezza «riabilitazione» di Santoro: «Lui mi ha detto di stimarmi molto ed è stato sempre molto gentile, salvo poi tendermi dei tranelli micidiali in tv.
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