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Dell'Utri, i giudici: "Ciancimino è inattendibile"

Dopo quasi tre ore di camera di consiglio la Corte d'Appello ha detto no alla richiesta del procuratore generale Gatto. Il figlio dell'ex sindaco mafioso di Palermo non testimonierà nel processo d'appello: dichiarazioni generiche e contraddittorie, prive di riscontri e provenienti da un defunto

Dell'Utri, i giudici: "Ciancimino è inattendibile"

Palermo - Ciancimino non parlerà al processo Dell'Utri. Lo hanno deciso i giudici della seconda sezione della Corte d’Appello di Palermo che devono giudicare Marcello Dell’Utri, condannato in primo grado a 9 anni per concorso in associazione mafiosa. Dopo quasi tre ore di camera di consiglio le toghe hanno rigettato la richiesta di ascoltare Massimo Ciancimino, richiesta che era stata avanzata dal procuratore generale Nino Gatto.

Le motivazioni Dichiarazioni generiche e contraddittorie, prive di riscontri e soprattutto provenienti quasi tutte da un soggetto defunto come Vito Ciancimino: queste in sintesi le motivazioni della Corte. "Massimo Ciancimino - si legge nella disposizione - non ha avuto contatti diretti con Dell’Utri, ma sempre filtrati tramite il padre Vito che, come ribadito più volte da Ciancimino stesso, non ha avuto a sua volta contatti diretti con l’imputato. Ciancimino - continua - non fornisce elementi soddisfacenti ad accertare univocamente la veridicità delle sue dichiarazioni, né può essere accettata a causa dei numerosi omissis presenti nei verbali prodotti in aula dalla procura. Pertanto - conclude la disposizione - la Corte non ritiene necessaria l’audizione di Massimo Ciancimino e pertanto va rigettata". La corte ha stabilito che la prossima udienza sarà il 19 marzo.

Le dichiarazioni Parlando poi delle dichiarazioni rese sempre da Ciancimino junior secondo cui Marcello Dell’Utri avrebbe avuto "rapporti diretti" con il boss mafioso Bernardo Provenzano, circostanza appresa dal padre Vito Ciancimino, la Corte d’Appello ha ritenuto che sull’argomento "nelle dichiarazioni di Ciancimino c’è una irrisolta contadditorietà" con "dichiarazioni progressive". Poi il presidente Dall’Acqua ha spiegato che Ciancimino "solo il 1 luglio 2009 ha nuovamente parlato di Dell’Utri in termini confusi".

Poi, in particolare, per quanto riguarda il pizzino di Provenzano nel quale si legge "il nostro amico sen.", e secondo cui si parlerebbe di Dell’Utri, il presidente Dall’Acqua ritiene che "nel 2000 Dell’Utri non era ancora senatore lo è diventato soltanto dopo un anno".

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