Il democratico Rizzo Nervo scopre la gogna dell’Idv

Nino Rizzo Nervo (nella foto) c’è rimasto male, eppure stavolta a tirarlo in ballo erano i suoi stessi alleati. Che poi tra «compagni» non sempre corra buon sangue è un altro affare e Rizzo Nervo ieri ha scoperto che può succedere, anche se forse lo sapeva ma non ci aveva mai fatto caso. Accade che il consigliere di amministrazione Rai venga tirato in ballo durante una manifestazione dell’Idv proprio davanti alla sede romana dell’azienda, ma proprio questo non è piaciuto al giornalista siciliano in quota Pd, area Margherita. E si è lamentato. A nome dell’Idv le scuse di Pedica: «Non volevamo offendere».
«Complimenti al partito di Di Pietro, preceduto con tempestività dal segretario dell’Usigrai, che mi ha finalmente smascherato ed esposto alla pubblica gogna e al pubblico ludibrio davanti ai cancelli di viale Mazzini (per mia fortuna non fisicamente ma solo in fotografia e di questa sua sensibilità democratica lo ringrazio vivamente) per essere io ormai da tempo un reale pericolo per la democrazia nel nostro Paese» scrive Rizzo Nervo.
E, di seguito, snocciola prestigioso curriculum: 55 anni, laurea in scienze politiche con 110 e lode e pubblicazione della tesi, come relatore il prof. Gaetano Silvestri, oggi giudice costituzionale. E via elencando: giornalista da 35 anni, nato professionalmente alla Gazzetta del sud, poi una carriera in Rai da redattore ordinario fino a direttore del Tgr, co-fondatore de La7 e direttore di Europa, organo ufficiale dei Dl.

E conclude: «Pur avendo come qualsiasi cittadino le mie idee non ho mai partecipato a competizioni elettorali né ho in tasca tessere perché ritengo che i giornalisti non debbano avere un rapporto istituzionalizzato con i partiti a salvaguardia della loro autonomia».

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