Gianandrea Zagato
da Milano
Dietro sintravede lesibizionismo dellorgoglio omosessuale. Di fianco i supporter politici, quelli dellUnione, pronti a dire sì a quellacronimo, Pacs, che riconosce le coppie di fatto. E, in mezzo, quindici bambini su di un trenino grigio e blu che sventolano bandiere arcobaleno. Fotografia del gay pride meneghino che accompagna lesposto presentato al prefetto Bruno Ferrante. Lo firma Antonio Marziale, presidente dellOsservatorio sui diritti dei minori: «La contestualizzazione di bambini in un autentico festival del travestimento, lontano anni luce da un corteo rivolto alla rivendicazione di diritti civili, è fatto inaccettabile per un Paese civilmente compiuto». Giudizio seguito da un invito, quello rivolto al tribunale per i minorenni «affinché valuti la posizione di quei genitori che, pur di rivendicare i loro diritti, si sono simmetricamente avocati il diritto di ledere la sfera altrui, in questo caso dei loro ignari bambini».
Sollecitazione frutto, spiega Marziale, di quelle immagini «dei bambini gettati in unarena di gestualità provocatorie, effusioni accentuate, ammiccamenti, linguacce e abbigliamenti poco convenzionali». Come dire: gli oggetti di «quellinopportuna strumentalizzazione» vanno difesi «da una tendenza pericolosamente lesiva dellambito pedagogico, psicomotivo e della dignità». Tesi che ha spinto pure il consigliere provinciale Giovanni De Nicola a presentare denuncia alla Procura della Repubblica contro «lo sfruttamento dellimmagine dei minori fatto durante la parata del gay pride» che, chiosa lesponente di An, «appare stomachevole anche perché quei bambini sono stati utilizzati per rafforzare le proposte del centrosinistra per la legalizzazione delle unioni gay».
Lettura condivisa da Maria Burani Procaccini, presidente della commissione bicamerale sullinfanzia: «Ritengo inconcepibile che i bambini vengano utilizzati per manifestazioni politiche o di consenso e, quindi, mi auguro che la magistratura voglia perseguire i responsabili di questo gesto esecrabile e grave». Auspicio di chi attribuisce ai bambini «una sacralità che nessuno può violare con sovraesposizioni» e che, tra laltro, rammenta, è pure «protetta» dalle leggi dello Stato e da codici deontologici. Valutazioni critiche su una scelta politico-ideologica «allinterno di unirriverente carnevalata milanese» che lassociazione nazionale sociologi boccia senzappello e che «rappresenta un gigantesco passo indietro nella battaglia per laffermazione dei diritti dei gay».
Un boomerang secondo il presidente del sociologi, Pietro Zacconali, che plaude agli esposti presentati contro «la strumentalizzazione dei bambini» e che fa sapere, ora, di attendere «la verifica» ovvero «se i minori contino più della lobby omosessuale anche ben rappresentata in Parlamento».
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