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Depeche Mode e Ztl, paralisi a San Siro

Il concerto manda in tilt per ore il quartiere: parcheggi al completo e strade bloccate dai vigili Croci: «La zona a traffico limitato? Ottima idea». Ma Terzi ribatte: «È utile solo ai residenti». I cento ghisa in servizio dalle 17 hanno dovuto chiedere rinforzi alla polizia stradale

Depeche Mode e Ztl, paralisi a San Siro

Milano si ferma per il concerto dei Depeche Mode. Intorno a San Siro il silenzio e la quiete, appena fuori dalla zona a traffico limitato il delirio. Clacson impazziti, fan da tutta Italia grondanti di sudore sotto il sole cocente, vigili sull’orlo di una crisi di nervi. Milano arriva impreparata alla stagione dei mega-concerti estivi, e rimedia una pessima figura con gli 80mila fan che da tutta Italia e addirittura dall’Europa sono venuti per assistere a un concerto d’eccezione. Per permettere agli spettatori di raggiungere lo stadio, off limits per le macchine, il Comune in collaborazione con Atm ha potenziato il servizio di trasporto pubblico, che non ha potuto funzionare a dovere, almeno in superficie, perché ostacolato del traffico. Ieri dalle 19 la zona ovest della città era paralizzata, con code fino alla tangenziale. Il parcheggio di Lampugnano, da 2.200 posti, era già pieno alle 19.15; i fortunati che sono riusciti a entrare in città si poi sono dovuti cimentare nella «caccia al parcheggio». Intanto a palazzo Marino infuria la polemica.
Ma facciamo un passo indietro: venerdì scorso la giunta approva il provvedimento per la creazione di una zona a traffico limitato intorno al Meazza - con accesso in auto solo per i residenti, dalle 13.30 a fine del concerto. Decisione presa, in parte, per rispondere all’esposto dei residenti riuniti nel comitato «San Siro vivibile» che lamentano caos e rumore per i concerti estivi. Per permettere ai fan di tutta Italia di raggiungere il Meazza, il Comune rende gratuita la sosta nel parcheggio di Lampugnano, e potenzia i mezzi: prolungato di un’ora il servizio di metrò, rinforzata la linea 90/91, vengono messi in circolazione dalle 23 all’1.45 6 bus per collegare Lotto con Centrale e 10 navette da Lampugnano allo stadio. Il tutto per un costo di 12mila euro, oltre ai 15mila per pagare gli straordinari dei vigili. Peccato però che nessuno abbia pensato di avvertire i fan di tutta Italia: «Le persone che sono arrivate da tutta Italia - osserva il vicesindaco Riccardo De Corato - non sapevano nulla e si sono trovate imbottigliate nel traffico. La ztl sposta solo il problema, non lo risolve certo. È ovvio che per i concerti di luglio di U2 e Madonna bisognerà studiare un’alternativa». I 100 vigili in servizio dalle 17 alle 2, hanno dovuto chiedere rinforzi alla polizia stradale per gestire ingorghi e file che partivano dalla tangenziale, per non parlare delle ire funeste degli automobilisti. «Non si può paralizzare una città - attacca Giovanni Terzi, assessore alle Attività produttive, con delega ai Grandi eventi - solo per 10 residenti. Così si sposta solo il traffico».

Ma l’assessore alla mobilità Edoardo Croci, dal Canada respinge al mittente le accuse: «La ztl è stata creata anche gli anni passati e ha sempre funzionato. Abbiamo degli studi in merito. Sono gli spettatori che devono capire che ai concerti non si va in macchina, ma con i mezzi pubblici».

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