Depressione da rientro: è boom per il 50% dei vacanzieri in ritorno

Stato d’ansia, noia, apatia, insonnia e aggressività:  questi i sintomi classici della sindrome da rientro che può arrivare a colpire anche il 50% dei vacanzieri

Depressione da rientro: è boom 
per il 50% dei vacanzieri in ritorno

Roma - Per chi non ha fatto le vacanze il problema non si pone. Chi invece è imbrigliato nel traffico da ritono, dopo lo stress da viaggio dovrà fare in conti anche con una sindrome particolare: la sindrome da ripresa. E' una sorta di depressione mista a malinconia che coglie molti italiani al termine delle vacanze, quella che faceva piangere una coppietta nostalgica al termine di uno spot pubblicitario di una famosa compagnie di crociera. Da lunedì, quindi, le grandi città torneranno a riempirsi e per molti queste sono le ultime ore di "libertà" prima del rientro, prima di dovere affrontare il tran tran quotidiano fatto di lavoro e appuntamenti da rispettare.

Post vacanzieri: sarano annoiati e stressati Stato d’ansia, noia, apatia, insonnia e aggressività: sono questi i sintomi classici di questo tipo di sindrome che colpisce circa il 20% della popolazione adulta anche se studi effettuati dall’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) hanno dimostrato che questa patologia può arrivare a colpire anche il 50% dei vacanzieri. Gli psicologi mettono in guardia affermando che se non affrontata in maniera giusta questa reazione da fine estate può tramutarsi in una vera e propria depressione scatenata dal dover riprendere una routine che lascia insoddisfatti.

Consigli: tornare in città qualche giorno prima Come affrontare le prossime settimane? Come evitare che lo spleen da spiagge assolate diventi un leit motiv per le prossime settimane? In primo luogo, consigliano gli psicologi, è consigliabile tornare in città 3 o 4 giorni prima della ripresa in ufficio, in modo tale da riambientarsi. Fondamentale, comunque, è educarsi alla vacanza 12 mesi l’anno concedendosi pause e spazi per se stessi ogni settimana, come i week end fuori porta, per staccare la spina dopo una settimana di lavoro. Altra strategia utile contro il mal di fine estate è legata ai ritmi di lavoro: i medici sconsigliano di ributtarsi a capofitto nel lavoro ma è utile affrontare con gradualità la ripresa ad esempio programmando gli impegni in modo scaglionato fino ad un carico massimo da raggiungere dopo un periodo di 1-2 settimane.

Dieta leggera per chi ha chili di troppo Un aspetto non trascurabile è quello dell’alimentazione: in molti, in queste settimane, non hanno badato alla linea lasciandosi trascinare in pranzi e bevute. Il 60% dei soggetti che rientrano dalle vacanze, osservano i dietologi, si trova a dover fare i conti con 2-3 chilogrammi più del dovuto.

Il consiglio generale dei nutrizionisti è di privilegiare un’alimentazione leggera che permetta una facile digestione: questo farà perdere il peso in più e garantirà, tornati al lavoro, una maggiore efficienza tenendo lontana la delusione da bilancia e la  'depressione da rientro'.

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