A Desio sigillati tutti i phone center

Nessuno risulta in regola con le norme regionali Protestano gli immigrati

Non sono in regola: chiusi. Contro i phone center, Giampiero Mariani, che a Desio è il sindaco, ancora una volta ha intrapreso la linea dura contro coloro i quali non sono in regola: pugno di ferro.
Gli otto punti di telefonia cittadini gestiti e frequentati da extracomunitari non si sono adeguati alle normative stabilite dalla Regione e così è scattato il provvedimento. Gli stranieri sono irritati, protestano né il primo cittadino né gli altri rappresentanti della giunta sono disposti a fare passi indietro. «Siamo trattati come terroristi, possibile – lamentano gli stranieri – che i nostri colleghi degli altri comuni lavorano tranquillamente, mentre a noi non è consentito?».
Pensano n qualche modo che la maggioranza di centrodestra che da due anni governa la città natale di Pio XI voglia farli sloggiare una volta per sempre.
«Non avevano i requisiti per svolgere l’attività in conformità alla nuova legge – spiega Giampiero Mariani -.

Mi sono consultato con gli uffici competenti e nessuno ha chiesto di fare i lavori per mettersi in regola e nessuno ha presentato domanda per ottenere i centottanta giorni di proroga previsti dalla normativa regionale. L’avessero chiesta, ci avremmo pensato. Non l’hanno fatto e quindi ho disposto l'intervento della polizia locale. Vadano a casa». Due titolari di phone center sono stati anche multati.

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