Tanti applausi, in vita loro, non li avevano mai ricevuti. E tanto meglio se tra il pubblico cerano direttori di carceri, le divise blu della polizia penitenziaria e soprattutto esperti di fiabe e racconti per ragazzi. A Genova, ieri mattina, sono stati premiati i vincitori del concorso «Fiabe da dentro... il mare» al quale hanno partecipato 80 detenuti da tutta Italia con racconti che avessero come protagonista, appunto, il mare. «Ecco perché siamo contenti di ospitare la premiazione» racconta Maria Paola Profumo, presidente del Galata Museo del mare sul palco dellauditorium. Il concorso è stato ideato da Flavia Pignanelli e Serena Danovaro. Una giuria di esperti ha esaminato i racconti («il livello era davvero alto» racconta Francesco Langella della Biblioteca De Amicis) scegliendo i tre migliori.
Ha vinto Alberto Noguera Nunez, detenuto a Pontedecimo, con «Snelli come acciughe». Racconta la storia di una balena che vuole dimagrire e scopre, una volta diventata sottile come unacciuga, che il suo compagno non la riconosce più. Per lautore ritira il premio (un attestato e lassegno di 500 euro dato dallassessore provinciale alle Carceri, Mirò Bertolotto) il direttore della casa circondariale, Giuseppe Comparone. Secondi arrivano lalbanese Myftaraj Korab e il marocchino Nore Aziz. Emozionati, salgono sul palco per ringraziare insegnanti e autorità, prima che un attore legga la loro fiaba. Si racconta di un cercatore di coralli che vede avverare il suo sogno. «Grazie al concorso, ho imparato litaliano, mi servirà - dice lalbanese, fine pena ad aprile - Quando scrivevamo? Di giorno, in cella. Ho due figlie, qui a Genova, quando la più grande mi viene a trovare dice: Babbo, sei un poeta». Ai secondi classificati va un assegno di 300 euro. Terzo arriva «Giosè e il vecchio Elia» di Bulkj Klinton, in carcere a Lecce.
I dodici migliori racconti sono raccolti nel libro «Fiabe da dentro... il mare» pubblicato da Ennepilibri (10,90 euro, in libreria). «Lo abbiamo fatto perché crediamo nelleditoria etica, nel fatto che non deve essere lautore a pagare perché la sua opera sia pubblicata» spiega Rinangelo Paglieri. Anselmo Roveda di Andersen, il mensile di letteratura per ragazzi, annuisce. «Il carcere è come una nave, più passeggeri imbarca e meglio deve funzionare - dice il provveditore regionale Giovanni Salamone - Questo si fa con più sorveglianza, ma anche con un concorso di favole».
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