Detenuto evade dal carcere di Bollate: è la terza volta in pochi mesi

A diffondere la preoccupante notizia è stato ieri pomeriggio il Sindacato autonomo di polizia penitenziaria, Sappe, sottolineando che si tratta della "terza evasione in tempi assai ristretti"

Detenuto evade dal carcere di Bollate: è la terza volta in pochi mesi
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Due detenuti fuggiti in pochi giorni dagli istituti di detenzione milanesi. Dopo il 17enne scappato domenica pomeriggio dal minorile Beccaria, ieri è toccata a un 29enne sparito dal carcere di Bollate (nella foto). Si tratta di due episodi molto diversi però. Se nel primo caso infatti si è trattato di una vera e proprio fuga, per quel che riguarda Bollate il detenuto era fuori per permesso e al termine della concessione semplicemente non è rientrato in carcere.

A diffondere la preoccupante notizia è stato ieri pomeriggio il Sindacato autonomo di polizia penitenziaria, Sappe, sottolineando che si tratta della "terza evasione in tempi assai ristretti". Una delle recenti evasioni da Bollate purtroppo era finita con un omicidio, un uomo accoltellato e un suicidio: ovvero quando il 35enne Emanuele De Maria - morto lanciandosi dal Duomo l'11 maggio - aveva pugnalato un collega fuori dall'hotel "Berna" di via Napo Torriani (zona Stazione Centrale), dove lavorava, e ucciso una donna, Chamila Wijesuriyauna, all'interno del Parco Nord. De Maria era considerato un detenuto modello. Il lavoro nell'hotel milanese da fine 2023, un anno dopo venne assunto a tempo indeterminato. Dopo la cattura e una breve detenzione in Germania, De Maria iniziò il tour dei penitenziari italiani. Prima Rebibbia, poi Napoli. Una detenzione vissuta "male" soprattutto a Secondigliano. Aveva incassato una condanna divenuta definitiva per aver ucciso a coltellate nel 2016 la 23enne di origine tunisina, Racheb Oumaima.

La fuga coinvolge questa volta, spiegano i sindacalisti, "un detenuto di origine

serba di etnia rom, nato a Garbagnate Milanese nel 1996, con una pena fissata sino all'aprile 2028 a seguito della condanna per i reati di furto in abitazione", fa sapere il vicesegretario regionale del Sappe, Matteo Savin.

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