Diagnosi più rapide con le visite di gruppo

LA NOVITÀ Sperimentazione all’Istituto dei tumori. In via Venezian il primo appuntamento è con un team di esperti: "Così si individua subito il problema"

Quando il senso pratico e un po’ organizzazione possono salvarti la vita. Accade all’Istituto dei tumori di via Venezian, dove da qualche tempo si stanno sperimentando le visite di gruppo. Sembra una banalità, ma così non è. E il nuovo metodo è addirittura in grado di dimezzare i tempi delle diagnosi. E quando si tratta di tumori, ogni settimana risparmiata può davvero cambiare le sorti della terapia.
Cos’è una visita di gruppo? In sostanza, la prima volta che un paziente si rivolge all’ospedale e prende appuntamento, viene accolto da un’équipe multi disciplinare di medici: ci sono il radiologo, il chirurgo, l’oncologo specializzato nelle chemioterapie. E c’è anche lo psicologo per cominciare ad impostare un percorso comune e assistere fin da subito il malato nelle varie tappe che lo aspettano. La visita viene effettuata «da più punti di vista» per velocizzare il più possibile i tempi.
Il direttore generale Gerolamo Corno fa un paragone con l’officina: «È come quando si porta l’automobile che non funziona in un autoservice - spiega -. Non si sa ancora quale può essere il problema: l’avviamento, la batteria o chissà cos’altro. Nelle officine di ultima generazione ci sono squadre di esperti che sanno subito individuare il problema». Ecco, con i pazienti funziona più o meno così. «Il metodo è vincente - spiega Corno -. Riusciamo a ridurre le code e i tempi di attesa e siamo in grado di formulare prima la diagnosi. Per di più i medici riescono a impostare da subito la programmazione di tutti gli step. Così il paziente sa il percorso che lo aspetta». E non si sente abbandonato a se stesso, come spesso accade quando si aspettano risposte mediche. Spesso accade che i pazienti vengano sottoposti prima a una terapia e poi a un’altra, uscendone debilitati e non sempre con buoni risultati nella loro lotta contro il cancro. Ora si svolta e aumentano le possibilità di individuare la cura giusta.
Per il momento la visita di squadra viene effettuata per la prostata, i sospetti tumori a testa e collo o ai tessuti mesenchimali. «Ci stiamo organizzando per estendere la visita ’collettiva’ anche a chi ha problemi di fegato e alle vie biliari». La visita con più medici è solo uno degli ultimi metodi che l’istituto di via Venezian si è inventato per accelerare le tempistiche. Per smaltire le liste d’attesa, l’Int ha deciso di far funzionare il reparto di radiologia anche al sabato mattina.

Da un paio di settimane sono stati prolungati gli orari per gli esami, ad esclusione delle ecografie mammarie: si possono prenotare ecografie alla tiroide, pediatrica, addominale, a testa collo e alle parti molli. Insomma, ci so porta avanti con il lavoro, così come hanno fatto parecchi altri ospedali (dal Besta al Policlinico) prolungando l’apertura fino a sera.

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