Diasorin Innovativi test diagnostici rivelano la presenza di vitamina D

Punta alla ricerca Diasorin, società di diagnostica in vitro con sede a Saluggia (Vercelli) ed il 10% degli addetti (1.000 dipendenti) impegnati nell’innovazione. Sorprendenti i risultati: il quarto trimestre dell’anno si è chiuso con un rialzo del 33,9% dei ricavi che hanno raggiunto i 68,5 milioni, l’utile netto è cresciuto del 66,1% a 10,2 milioni. A spingere la crescita sono soprattutto gli Usa (+67,8% i ricavi, a quota 20 milioni) grazie anche ai test diagnostici sulla vitamina D (indispensabile per l’assorbimento del calcio e dunque fondamentale nella terapia dell’osteoporosi). Il 20% del fatturato 2008, quasi 50 milioni, proviene proprio dalla vendita dei test sulla vitamina D. Negli Usa, secondo l’amministratore delegato Carlo Rosa, è ormai diffusa «la consapevolezza che la presenza nell’organismo della vitamina D, su cui sono stati compiuti 800 studi e ne sono in corso 600, rappresenta un indicatore di benessere». E così il mercato è stato anche invaso da integratori a prezzi popolari. «Noi siamo l’unica società al mondo ad avere un test sulla vitamina D approvato negli Usa» aggiunge precisando che anche nei Paesi anglosassoni, inclusi quelli del Nord Europa, il fenomeno sta esplodendo. In Danimarca il 10% della popolazione è testata contro uno 0,5% in Italia». Quotata nel luglio del 2007 (12,25 euro il prezzo di collocamento), Diasorin ora vale 15,7 euro.

«Operiamo in un settore anticiclico come la sanità - afferma Rosa - ma per sopravvivere in un mercato in cui i primi cinque operatori mondiali generano il 75% del fatturato mondiale occorre essere sempre tesi all’innovazione e alla ricerca». Diasorin punta ad una crescita annua del fatturato del 15%.

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