Claudio De Carli
La trattativa più intrigante è quella legata a Daniele De Rossi. Incedibile per la Roma, che vede la Champions, fondamentale per Massimo Moratti, che sogna il nuovo Tardelli e per lui sarebbe disposto a fare follie, anche 30 milioni di euro, come confessò nellinverno di due anni fa. Mancini stravede per De Rossi, che dove va, funziona: vittoria agli Europei 2004 con lUnder 21, medaglia di bronzo ad Atene, campione del Mondo a Berlino. Resta la più intrigante trattativa di mercato legata agli azzurri, e probabilmente la meno realizzabile, ma Moratti è uomo paziente e con la Roma il dialogo è aperto anche per Perrotta, altro centrocampista che poteva mettere a libro paga da almeno due stagioni, così come Mauro German Camoranesi, 10 milioni, che finirà col vestire la maglia nerazzurra.
Ma dopo Berlino lo scenario per i nostri nazionali è cambiato, e a cascata si potrebbe allargare anche a chi in Germania proprio non cera. Non che prima non li volesse nessuno, il nostro calcio non era poi così malridotto, ma è indubbio che le valutazioni degli azzurri quadricampioni del mondo abbiano subito unimpennata, diciamo un buon venti per cento in più del loro valore di cartellino alla vigilia dellesordio con il Ghana.
Premessa dobbligo: è un mercato che non può prescindere dalle sentenze del tribunale, sarà triste, ma è una solenne certezza con cui fare i conti. I club che retrocederanno non potranno sopportare il peso di certi ingaggi, e lofferta avrà come contrappasso richieste al ribasso, strategiche e pazienti. Unaltra certezza si può tranquillamente sottoscrivere: a eccezione ovvia delle squadre coinvolte nello scandalo, tutto il resto del mondo tifa per una sentenza che faccia epoca, dura, inflessibile, con club nella peggior categoria possibile per poter entrare a saccheggiare a mani larghe. È una legge di mercato e mai come in questo caso calza.
Un esempio su tutti: Luca Toni.
Della Valle ha stragiurato che mai e poi mai il capocannoniere dello scorso campionato lascerà Firenze. Poi ha aperto un pertugio: e comunque mai allInter. Il Real, che sta girando come una faina nei paraggi, ha spedito Pedja Mijatovic lungo lArno, in Spagna scrivono che si può chiudere attorno ai 18 milioni di euro. In realtà Luca Toni vuole lInter e trattenere contro la sua volontà un giocatore non ha mai funzionato.
Altri due nazionali di primissimo piano sono nellorbita Real: Buffon e Zambrotta, due che si ritrovano improvvisamente sul mercato con un destino probabilmente identico: Milan. Per Gianluca Zambrotta restano forti indizi che lo vogliono in Spagna, più Real di Barça, per la presenza di don Fabio che non soltanto ha espresso il suo massimo gradimento, ma ha intenzione di portare al Real la difesa mondiale dellItalia. Il neo allenatore madridista ha presentato a Calderon anche il nome di Cannavaro e in seconda opzione, nel caso la trattativa non si chiudesse, quello di Marco Materazzi. Quello del Real rimane un mercato dei sogni, pochi indizi portano il capitano azzurro fuori dallItalia.
Poi ci sono gli altri, perché non tutti si sono trasferiti prima di partire per la Germania come è successo a Grosso. Altri tre suoi compagni di squadra hanno palesemente espresso il desiderio di lasciare Palermo. Zamparini sogna la Champions e ha raddoppiato i milioni di euro necessari per lasciarli partire. Barone, 6-7 milioni di euro, potrebbe finire allInter o alla Juventus; nuovo rilancio del Monaco per Zaccardo, 4 milioni: Zamparini avrebbe già fatto sapere al club monegasco che per 6 si può chiudere, per la gioia di Francesco Guidolin, passato proprio di recente dal Monaco al Palermo.
Non si muovono i milanisti, salvo eventi clamorosi. Gennaro Gattuso è conteso da mezza Europa, lultima offerta arriva dallAtletico di Madrid, ma nellipotesi di un suo trasferimento la meta sarebbe Manchester, Alan Ferguson è convinto che sia il nuovo Roy Keane: via lirlandese il ManU è sparito.
Cè anche Vincenzo Iaquinta. Durante il mondiale Lippi rispose con una frase ironica: «Mi chiedete di Iaquinta? Ma come, prima non lo voleva nessuno!».
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