il dibattito dei lettori - Susy presenta il nuovo simbolo

il dibattito dei lettori - Susy presenta il nuovo simbolo

2MUSSO (PDL)
Io, senatore e consigliere
non trascuro la mia città
Caro Massimiliano, ho da tempo deciso di non intervenire più sulla stucchevole polemica del «consigliere a ore», su cui ho dato tutti i chiarimenti possibili, a cominciare da quello (per alcuni fondamentale) che lo faccio gratis. Ma la critica del Signor Martinelli (in sintesi: «Musso non solo è a Roma, ma scrive romanzi e ne organizza le promozioni invece di occuparsi della città») si basa su un presupposto errato. Ho infatti scritto quel libro oltre dieci anni fa, e le promozioni sono organizzate dall'editore. Del resto, ancora il giorno prima della mia candidatura a sindaco ho pubblicato un volume di economia applicata («La città logistica», il Mulino). E forse un giorno tornerò a scrivere nel tempo libero, come riesce a gente assai più importante e impegnata di me, il tuo direttore Mario Giordano o il mio capogruppo al senato Maurizio Gasparri. Del declino della città mi rendo conto fin troppo bene, malgrado che una scelta del tutto irrituale del Consiglio Comunale (che ha rifiutato un banale spostamento del giorno di riunione, concesso invece in passato a beneficio di tutti gli altri parlamentari-consiglieri) non mi consenta di partecipare alle riunioni del martedì. Questa scelta mi ha portato a rinunciare al ruolo di capogruppo persino nel gruppo misto, e naturalmente a non rivendicarlo nel neonato gruppo Pdl, cui ho subito aderito con entusiasmo. Ma non ci sono solo le sedute del martedì. Della situazione della città mi rendo conto perché leggo tutte le pratiche del Consiglio e partecipo a molte sedute di commissione. Perché mantengo un costante rapporto con tutti i consiglieri di opposizione, come dimostrano le molte iniziative (interrogazioni, mozioni, emendamenti, etc.) che recano la mia firma e quella di uno o più altri consiglieri che s'incaricano di illustrarle in mia vece - ancora ieri ho presentato un'interrogazione urgente sul problema della chiusura del chiosco turistico di De Ferrari, un servizio importante per i turisti, al quale oggi lavorano otto persone qualificate. Ma soprattutto perché ogni settimana, lavorando ovviamente anche nel week end, verifico di persona molti problemi, anche in periferia, e parlo con decine di associazioni e singoli cittadini che chiedono di incontrarmi per parlarmi dei problemi della città e dei quartieri. Non credo di aver negato un solo incontro, e naturalmente sono a disposizione anche del signor Martinelli, se avrà questioni importanti da segnalare.
senatore Pdl
2CASO-DE MARTINI
Guai al «ripescaggio»
della professoressa
Caro Lussana, a proposito della prof. De Martini tre considerazioni.
1) È una fortuna che non sia stata eletta. Che fiducia potremmo avere in una persona capace di rinnegare il partito che l’ha candidata e di cambiare bandiera solo per non avere agguantato un seggio ben retribuito? Se questi sono gli ideali... 2) L’avv. Biondi, che stimo per la sua lealtà, non dovrebbe auspicare il ritorno all’ovile della pecorella inferocita. Se davvero le è amico dovrebbe piuttosto convincerla a consultare uno psicologo, di chiara fama e di provata serietà. 3) Il pensiero di un possibile ripescaggio è uno spaventoso incubo. E ora, caro Lussana, a noi. Quando c’è da criticare, critico. Quando c’è da apprezzare, apprezzo. Lei sta scrivendo cose egregie e io da settimane metto da parte i suoi scritti più «sostanziosi» per un amico piemontese molto interessato alle vicende genovesi, incuriosito e attratto dal rapporto speciale che si è creato fra i lettori e la redazione genovese del Giornale. Si tenga cari i suoi collaboratori, a cominciare dall’ottimo Pistacchi che si sta rivelando un vero «granzottino». E pazienza se è genoano: nessuno è perfetto. Infine mi rallegro con lei perché è un bergamasco che ama Genova più di certi genovesi.
A. Traverso
2LA GOLIARDATA
Finto funerale:
il merito è di Merito
Gentile Lussana, la presente per smentire quanto affermato dal lettore che nella sua lettera pubblicata nel Giornale di oggi e intitolata «Che volpino chi ci ha fatto votare Susy», afferma essere il funerale della giunta organizzato dalla signora De Martini. Susy De Martini non ha partecipato ne all'ideazione, ne all'organizzazione, ne all'esecuzione della manifestazione ed è estranea alla nostra associazione. Ci assumiamo ogni paternità noi dell'associazione Merito e Le saremmo grati se ciò fosse specificato. Si è trattato di un evento apolitico e apartitico al quale hanno partecipato circa duecento persone di ogni colore, cittadini arcistufi dell'inettitudine di questa giunta. Come sempre, cordiali saluti e complimenti per il lavoro che sta svolgendo.
Maurizio Gregorini
Presidente associazione Merito
2L’ESEMPIO
La signora Fiorella

dalla parte dei cattolici
Caro dott. Lussana, desidero ringraziare la signora Fiorella Merello Guerrero che, nella lettera pubblicata su «il Giornale» il 10 c.m., ha saputo esprimere, con la lucidità, la chiarezza, la sensibilità consuete, lo smarrimento, il dolore che tanti cattolici provano per le posizioni di una parte non piccola della Chiesa. Ho ritagliato e conservo la sua lettera. Forse sarebbe bene che anche certi vescovi e certi preti mettessero questo ritaglio nel loro breviario, in modo da averlo presente tutti i giorni.
Grazie.
M. Vittoria Crosa
P.S. Persone come la signora Fiorella sarebbero una risorsa preziosa per la nostra società.
2IL CONSIGLIO
Chi non è stato eletto

se ne vada a pescare
Signora Susy, su «il Giornale» ho seguito il suo dramma, si consoli, anche il Savoia, il ballerino, ha fatto la stessa fine. Unica mia preoccupazione è che nessuno lasci, essendo Lei la prima dei non eletti. Con grande gaudio le dirò, io sono uno dei mille che non ha votato per Lei, le mie preferenze, contrariamente ai suggerimenti de «il Giornale» che la volevano eletta, sono andate ad un galantuomo, forse distante anni luce da Lei, un certo Mario Sossi, un tale che non era con Gallo a manifestare per i noglobal. A proposito, simbolicamente le regalo una canna e vada gioiosamente a pescare, forse la politica è un’altra cosa.
Casimiro Vercelli
2PAROLA DI ELETTORE
Musso e Cassinelli

i miei alfieri anti-sindaca
Egregio Dottor Lussana, sono un elettore disamorato della politica ormai da molti anni cui mi sono riavvicinato solo nel 2007 grazie alla candidatura del Professor Enrico Musso a Sindaco della mia bella città. Speravo in un cambiamento ma il risultato delle elezioni di allora mi ha ulteriormente deluso: i miei concittadini hanno deciso di rieleggere quanto di più vetusto politicamente abbiano trovato tra i candidati. Oggi scopro che la Signora Vincenzi va in minoranza su un progetto strutturale e che, per giustificarsi, non trova di meglio che accusare la minoranza di non averla sostenuta. Credo che con Musso Genova abbia perso una grande occasione ed ogni giorno che passa tutti i miei amici, che hanno votato Vincenzi, mi confermano che, potessero tornare indietro, voterebbero per lui. Aver pure scoperto, questa mattina, che il Dott. Cassinelli e lo stesso Musso hanno tra le più alte presenze in parlamento mi conforta. Evidentemente il Pdl ha scelto bene i suoi nuovi purosangue ed un errore di percorso come la Signora De Martini, di cui non ho capito molto, non può certo intaccare un così costante miglioramento della classe dirigente.

Per fortuna, dico io, che c'è il Giornale che li sostiene e di questo non finirò mai di ringraziarla. Chissà se questo scivolone della Preside prestata a vita alla politica non possa condurre ad un ribaltamento e ad avere, finalmente, alla carica di Sindaco chi certo avrebbe dato ben altri risultati.
Ing. Rino Bosio

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