2SCIDONE/1
Non importiamo forza-lavoro ma soltanto tanta miseria
Il Giornale da un po' di tempo ospita interventi dell'assessore alla Città Sicura (sic!), Francesco Scidone. Sicuramente è bello (e forse anche utile) interloquire con gli avversari politici. Non so però se sia il caso di continuare in questi termini dopo il recente intervento che esprime in forma quasi classica la doppiezza del politico di professione che, incapace di una posizione seria cioè pronta alla decisione chiara e alle azioni conseguenti, approfittando della sponda che alcuni lettori gli hanno offerto (citando i casi di altre città in preda al degrado), declina ogni responsabilità e furbescamente si autoassolve. Ahinoi! La realtà è ben altra. LItalia dei Valori (di cui l'assessore fa parte) sembra esprimere nell'ambito della giunta di sinistra una ragguardevole fetta di ipocrisia politica in maniera significativa. Essa infatti asseconda il degrado in città accettato (e apprezzato) dalla sinistra come affermazione di democrazia (sic!) - ovviamente quella terzomondista - mentre nello stesso tempo i leader nazionali (Di Pietro, De Magistris, ecc.) fanno gli spaccamontagne, minacciando fuoco e fiamme. Scidone è sostanzialmente complice acquiescente di quanto viene deciso dal Sindaco Marta Vincenzi ed è, egli stesso, fondamentalmente un allievo di don Gallo (di cui è anche discepolo dichiarato Nicolò Scialfa). Vediamo se è possibile di fare chiarezza. Esiste una contraddizione fondamentale che attraversa l'Europa (e il nostro sciagurato paese) che è conseguenza delle strategie cui i governi italiani in particolare quelli di sinistra si sono sempre adeguati, felici di quanto veniva proposto in materia di accoglienza di ogni qualsivoglia popolazione. Non solo: in qualche caso la sinistra e l'opposizione avrebbero desiderato di rincarare per motivi puramente ideologici quanto già la realtà avversa quasi veniva imponendo. Chi non fa opposizione alcuna in questi casi e si rende attore obbediente in materia dà una mano all'inevitabile deriva di degrado. Ci siamo infatti tutti accorti da un bel pezzo che noi non importiamo più forza-lavoro, importiamo soltanto miseria che non potrà far altro che pesare sull'economia del nostro paese e sul suo livello di vivere civile, come in effetti sta accadendo. Allora o questa deriva, essendo pubblici amministratori la si combatte (e nello stesso tempo si chiede al governo di combatterla) oppure la si tollera, la si fiancheggia, la si protegge (come esattamente ha sempre fatto la giunta genovese di sinistra) opponendosi alle decisioni del governo di centrodestra. Abbiamo forse dimenticato come trepidavano i nostri eroi quando il ministro della difesa voleva inviare l'esercito a Genova per sopperire alle carenze degli organici di polizia? La giunta di sinistra e l'illustre assessore Scidone hanno sempre cercato di ostacolare il governo, dimostrando di infischiarsene della sicurezza dei cittadini. Nel caso dell'Italia dei Valori c'è un eccesso di colpa politica che deriva dalla presenza in parlamento di un suo rappresentante ligure (Paladini) che è un sindacalista di polizia e che si guarda bene dall'intervenire in quanto il suo gioco a favore di Marta Vincenzi è quello di confermare l'andazzo esistente (e così inevitabilmente desidera fare l'obbediente assessore Scidone) data anche la scarsa reattività dei genovesi del centro storico e delle delegazioni. Non mancano in tale circostanza persino l'allestimento di manifestazioni che cercano di negare la realtà o almeno di minimizzare al massimo lo stato di degrado in cui versano determinati comparti di circoscrizioni quali quella di Sampierdarena. L'intervento dell'assessore sul Giornale si iscrive in questo tipo di mentalità ipocrita e lassista: rassegnarsi non facendo quasi nulla e nello stesso tempo scaricare su altri l'intero problema. Bella Giunta davvero quella attualmente in carica e, in particolare, complimenti all'Italia dei Valori e alla sua pilatesca ambiguità (che, sia chiaro, è destinata a ingannare ben pochi essendo di per sé espressione di civica impotenza).
2 SCIDONE/2
Il Ponzio Pilato genovese
scarica le colpe sul governo
Lassessore Francesco Scidone afferma che il degrado di Genova non è colpa nostra paragonando Genova ad altre città italiane, invocando leggi efficaci ed applicabili, risorse ai comuni, risorse alle Forze dellOrdine e al sistema giudiziario. Il nostro «novello Ponzio Pilato» tenta di risolvere il problema della prostituzione, dei senza tetto, limmigrazione, il degrado urbano e sociale e anche culturale scaricando le colpe ai governi nazionali di centrosinistra e di centrodestra. Dimentica, o vuole dimenticare, che la causa è questo sistema ,il suo bipolarismo applicato a livello di comuni e provincie che crea ostacoli a un «buon governo». Consigliamo a Scidone di prendere lezioni private presso la vicina Francia, in particolare ascolti i consigli di Marine Le Pen, in caso contrario ribadiamo le nostre richieste di dimissioni sue e di tutta la Giunta Vincenzi.
Mario Troviso
segreteria provinciale
Forza Nuova Genova
2 SCIDONE/3
Per eliminare il degrado
bisogna tirar fuori i «dinè»
Eh si, caro Massimiliano, per Francesco Scidone, assessore alla sicurezza di Genova, se vuoi mettere rimedio al degrado della (forse ex) Superba devi avere le «palanche» e fare delle nuove leggi.
A mo', e aridaje!
In poche parole se non li hai (i dinè) e non la fai (la lex), l'incuria ci rimane, e questo «maleficio», a suo dire, sembra che attanagli quasi tutta l'Italia.
Mal comune mezzo gaudio o il perenne locale «nu ghe ninte da fa» (non c'è niente da fare)?
Beh allora che ci sta a fare un'assessore che non può far niente, o forse lì s'è accomodato aspettando la manna dal cielo?
E poi sembra che 'sti signori abbiano il «virus del peggio» e lo dilettino, attraverso il web, a cercare in casa degli altri (ved. Milano a suo dire) per trovare delle realtà che ai loro occhi appaiano ancor più degradate.
Ma dico, di rintracciare ed imparare da quelle che vanno meglio, non se ne parla o è tempo perso?
E pensare che ce ne sono a iosa nella penisola e nel mondo intero, sindaci e assessori che con quattro lire hanno, hanno e poi hanno fatto ancora del gran buon lavoro (vedi Mississauga (Ontario), dove la Sindachessa, tale Hazel McCallion che ha raggiunto la venerabile età di 91anni, e che per ben 11 volte di fila (dal 1978) ne è diventata e rimane il Mayor (le ultime votazioni sono finite così: 92% a 6%). Da questa data (1978) la città non ha più preso in prestito del denaro dallo Stato, non ha alcun debito e nelle casse personali dispone di oltre 800 milioni di dollari per i casi di necessità. In 20 anni ha raddoppiato la popolazione portandosi a circa 800.000 abitanti ed è sede di molte aziende rinomate che hanno preferito Mississauga ad altre più grandi città del Canada, e che se non ne scrivo io, nessuno ne parla, forse perché non c'è da far una gran bella figura in un eventuale confronto con 'sta gente, e quindi è meglio lasciar perdere, vero?, ma forse lui non sa digitare la frase giusta per poterle trovare.
Allora non sarebbe sufficiente recuperare qualcuno che gliele dica e il problema è finalmente risolto?
Risolto una mazza, perché poi bisognerebbe andare a vedere e imparare il come si fa per gestire una città, e per uno che sa già tutto è dura farglielo capire; si, però è dura per noi.
Eh no, troppo facile dire così ed aggrapparsi al possibile fato terreno, e già che c'è perché non aspettare che sopraggiunga quello divino?
Una preghiera (che non fa mai male) e poi un'altra, un'altra, e un'altra ancora, fino al raggiungimento del decoro cittadino come se fosse una grazia dal cielo.
Beh, in questo caso, e personalmente, avrei almeno qualche speranza, ma se aspetto che al Scidone vengano date le «palanche» e facciano le leggi che più l'aggradano per potersi togliere dall'impiccio, campa cavallo.
Ma quelle che ci sono non bastano già?
E non avevano detto (quattro anni fa), durante la campagna elettorale comunale, che sarebbero bastate o che avrebbero provveduto altrimenti con la loro «nuova stagione»?
E perché ha detto SI a quel lavoro se già sapeva che. O forse non seppe?
E se non seppe che ce l'hanno messo a fare uno che non sa (?), ma che però, digitando sul web, sa di Milano.
E di Genova no?
Ma guarda un po' che strano.
La soluzione?
Beh, se pensi di potergliela spiegare, desisti pure ch'è tempo perso, loro sanno già tutto, e magari la Hazel McCallion è una povera illusa, che quasi quasi la chiamano per farla venire qui ad imparare da loro.
E ciao.
Luciano Ardoino
2 SCIDONE/4
Caro assessore mandi
in giro i vigili a controllare
Spettabile Redazione Genovese de il Giornale, l'assessore Scidone, nella sua nota odierna «ma il degrado non è colpa nostra», auspica «...leggi efficaci ed applicabili...
Luigi Parodi - Courmayeur
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