il dibattito dopo Varazze

2BIASOTTI IN CAMPO
Una gioia «arancione»

per vincere nel 2010
A Varazze agli stati generali del Pdl è stata ufficializzata la candidatura del nostro Sandro Biasotti a Presidente della Regione Liguria.
Inutile raccontare la gioia di tutti noi. Una gioia legata alla certezza che Sandro è la risposta giusta per il rilancio della nostra terra. Da qui il richiamo all'impegno a cui tutto il Pdl e in primisi noi «arancioni» siamo chiamati da qui al 2010. Questa non è solo una battaglia politica, non è il tentativo di sostituire una casta con un'altra casta, ma è il progetto teso alla politica del Bene Comune. L'unica Politica che può fare uscire la Liguria da anni e anni di ignavia e depressione.
Grazie Sandro!
Gruppo Lista Biasotti Municipio 1 C. Est
Aldo Siri - Presidente
Enrico Cimaschi - Capogruppo
Lorenzo Pellerano - Presidente 3° Comm.
2I GIOVANI SODDISFATTI
Orgogliosi della scelta

di Vaccarezza a Savona
La candidatura di Angelo Vaccarezza alla guida della Provincia di Savona non può che essere motivo di grande soddisfazione. Il suo percorso politico ha evidenziato come sia un capace amministratore ed un ottimo organizzatore. Questo è ciò di cui ha esattamente bisogno la nostra amata Provincia: una Provincia che ha dovuto subire l'onta di un Commissario Prefettizio, poiché era presente una maggioranza che non solo non era in grado di governare, ma che non è stata neppure in grado di giungere alla fine del proprio mandato. L'onestà, l'abilità, la capacità e il rigore morale trovano in Angelo Vaccarezza un perfetto rappresentante. Sono orgoglioso che il mio concittadino abbia la possibilità di rappresentare il meglio che c’è nella politica: il Pdl. Questa decisione non può che inorgoglirmi sia come loanese sia come giovane studente universitario.
Marco Ghisolfo
Commissario Forza Italia Giovani Loano
2IL PRESIDENTE IDEALE
Un sospiro di sollievo

per l’investitura
Ci abbiamo sperato, lo abbiamo evocato, iniziavamo a preoccuparcene, ma oggi finalmente tiriamo un sospiro di sollievo; la tanto attesa frase di investitura ufficiale è giunta: «Biasotti candidato, “naturale” per la Regione».
Dice bene il ministro Scajola, naturale, come lo scotch per i nastri adesivi, la nutella per la cioccolata in crema... Sandro Biasotti è l'iconografia del presidente della Regione, non riusciamo ad immaginare nessun altro che possa sedere in quella poltrona, sarà per il grande ricordo che ha lasciato nel suo precedente mandato, sarà per il look, sarà per la simpatia o per le sue reali capacità, ma Sandro Biasotti è «Le President».
Piace come persona, piace come politico, piace come uomo.
Gentile, affabile, mai sopra le righe, anche quando forse avrebbe dovuto assumere posizioni più risolute, il suo fair play, rischia di diventare proverbiale. Il grande Scajola ha capito che non vi sono alternative possibili, la Regione si può conquistare solo grazie a questo dinoccolato, barbuto, simpatico onorevole che raccoglie voti anche dall'elettorato che vede con antipatia il governo Berlusconi ma che non si riconosce più in questo centrosinistra; quella sacca importante di voti che altrimenti andrebbero persi.
Salvo gravi, ed imprevedibili, complicazioni nello scenario economico e politico nazionale e internazionale, questa candidatura si preannuncia come una vittoria annunciata. Non ci resta che fare i debiti scongiuri e dare inizio alla campagna elettorale.
2LA PROTESTA
Azione Sociale

vuol farsi sentire
Egregio dott. Lussana, il «Secolo XIX» sicuramente non è un quotidiano «destrorso», spero me ne darà atto!
Ebbene, egregio direttore, solo grazie al «Secolo» di oggi è stato tolto (o almeno «interrotto») il silenziamento (con relativo «oscuramento» anche fotografico) della presenza del sottoscritto, coordinatore regionale di «Azione Sociale» (non è superfluo che a tutt’oggi debba rammentarvi che è un partito!) e del gruppo compatto della Liguria. Non ammessi a parlare, neppure menzionati (a differenza di tutti gli altri partiti, nessuno escluso).
Il «Secolo» ha pure dato atto del totale «silenziamento» della De Martini, liberaldemocratica, delle sue e delle mie vibrate reazioni, non certo nei confronti del ministro mio concittadino, bensì della segreteria, ed in particolare di un sindaco di un piccolo Comune del savonese, che anziché «prenotare» asseriti posti per chi tutela la persona del ministro, meglio avrebbe fatto a meditare su «grane varie» del Comune da lui amministrato. Contraddittoria sicuramente, la «predesignazione» per le elezioni europee di un parlamentare che, accanto a Don Gallo, non escluderebbe le «narco-sale» e le moschee, senza tener conto del principio (disatteso) di reciprocità...
Non hanno voluto né menzionarci né sentirci, ma non hanno compreso (o fingono di non comprendere) che il «popolo» ne ha le scatole piene e (lo ripeto per l’ennesima volta) sia il Comune di Genova, sia la Regione, a suo tempo, «qualcuno» li ha voluti perdere. Voce al Popolo?
P.S.

Ciliegina sulla torta: l’accoglienza a braccia aperte, nel Pdl, di un ministro «di centro» che sicuramente non deve essere l’«enfant gaté» degli elettori sia di destra che di sinistra!
Mario Sossi
coordinatore regionale
di «Azione Sociale» (Partito)

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