da Milano
Industria a tutto gas. Grazie al boom dellenergia, infatti, a dicembre i fatturati hanno ripreso a salire: nel mese - secondo i dati diffusi ieri dallIstat - le vendite sono cresciute del 3% rispetto a novembre e del 5,5% rispetto a dicembre 2004. Ben più alta la fiammata dellenergia, alimentata soprattutto dagli aumenti di prezzo: il fatturato di questo settore è cresciuto del 3,2% su novembre e del 27,9% anno su anno.
In ripresa anche gli ordini dellintero settore industriale, aumentati a dicembre del 2,3% rispetto a novembre, anche se hanno perso l1,1% tendenziale. Su base annua, tuttavia, gli ordini sono cresciuti nel 2005 del 2,6% rispetto alla media 2004: in particolare, quelli dallestero sono aumentati del 6,2%, contro lo 0,9% degli ordini interni.
«Un bell'aumento, ma è quello che si respira andando in giro, è quello che ci dicono gli industriali», ha commentato il presidente del consiglio Silvio Berlusconi. E facendo riferimento a recenti incontri con gli imprenditori, il premier ha aggiunto: «Tutti, nessuno escluso, dicono che le cose vanno bene». «Dobbiamo superare la cortina del pessimismo - ha concluso Berlusconi - i dati che conosco inducono all'ottimismo e registrano una situazione che è positiva».
Il sottosegretario al Welfare Maurizio Sacconi parla di «conferma della tendenza alla ripresa sul fronte delle esportazioni». Ripresa che, per il viceministro alle Attività produttive Adolfo Urso, va alimentata «con il sostegno convinto alle imprese e allo sviluppo, proseguendo sulla strada del taglio delle tasse alle imprese, della riduzione del cuneo fiscale, con più ricerca, innovazione e investimenti».
Anche per il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, si tratta di «dati favorevoli da consolidare» mettendo «leconomia delle imprese al centro dellattività di governo». Per i sindacati, invece, non si tratta di un aumento delle vendite in volume quanto piuttosto di un incremento dei prezzi, a partire da quelli dei prodotti energetici, non compensato dalla ripresa troppo lenta delle vendite dei beni di consumo. Scendendo nel dettaglio, laumento del fatturato nellintero 2005 poggia le sue basi, oltre che sul settore energetico, sulle vendite di beni intermedi e strumentali, cresciuti rispettivamente del 2,1% e dello 0,1%. Considerando la media annua, laumento complessivo è stato del 2,1%: le vendite dellenergia sono cresciute del 21,8% (più 23,4% il fatturato delle sole raffinerie di petrolio) mentre quelle dei beni di consumo sono arretrate dello 0,5%.
Sempre a dicembre, sono aumentati significativamente gli ordini per due settori chiave del made in Italy: il tessile (più 11,8%) e il settore scarpe e pelli, cresciuto del 9,7%.
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