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Diciotti, ribelli 5S pronti a votare "sì" al processo 'Ci stiamo salvinizzando'

La senatrice Nugnes, "a capo" dei dissidenti M5S, pronta a mandare Salvin a processo per il caso Diciotti: "Basta, ci siamo salvinizzati"

Diciotti, ribelli 5S pronti a votare "sì" al processo 'Ci stiamo salvinizzando'

"Basta, ci stiamo salvinizzando". È il malumore che serpeggia - ancora - tra i Cinque stelle, oggi alla "conta" in Senato per il voto sul caso Diciotti e la richiesta di rinvio a giudizio per Matteo Salvini.

Portavoce dei malpancisti è anche stavolta la "ribelle" Paola Nugnes, che già in passato si era distinta per le posizioni ortodosse su sicurezza e migranti e su cui pesa ancora un "processo" per l'eventuale espulsione dal movimento.

"Io resto coerente, dirò sì al processo", ha detto la senatrice al Corriere, "Dopo 8 mesi si rischia di non notare più le differenze fra la Lega e il Movimento 5 Stelle. Di fatto il Movimento si è salvinizzato posizionandosi anche ideologicamente a destra. Si tratta di una destra identitaria, non liberale. È la destra dei Paesi di Visegrad con cui Matteo Salvini è sempre in contatto. D'altro canto, lo abbiamo visto sul caso Diciotti. Voterò a favore del processo. Ma il governo si è schierato con Salvini. Tradotto: si è seduto al fianco di Visegrad. Salvini è potente. Il leader della Lega sta mettendo in atto una vera rivoluzione culturale. Sta impregnando la società di una nuova missione: una cultura di destra che si basa sui respingimenti, che dice no a chi è diverso. Salvini non si definisce fascista, nazista. Ma è contro gli antifascisti, contro gli antinazisti. In sintesi, è contro le ragioni del '68".

E la Nugnes non cambia idea nemmeno a chi le ricorda che sul tema la base grillina si è espressa per il "no" attraverso la piattaforma Rousseau: "Dal nostro statuto: il risultato di un sondaggio in Rete non è vincolante per il parlamentare", spiega, "Preoccupata che mi caccino? Io non mi preoccupo. Semmai dovrebbe preoccuparsi D'Uva per le scelte che sta facendo fare al movimento. Noi, io ed Elena (Fattori, ndr), riteniamo di essere coerenti con il programma originario del Movimento.

D'altro canto, in passato la Rete si era già espressa sull' immunità parlamentare e mi sembra fosse stata abbastanza chiara".

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