da Berlino
Il muro di Berlino? Peccato che non ci sia più, bisognerebbe ricostruirlo. Così la pensa un tedesco su cinque, diciotto anni dopo leuforica notte del 9 novembre dell89 in cui tedeschi dellEst e dellOvest, impazziti per la gioia, festeggiarono tante cose insieme: il crollo della barriera che spaccava in due Berlino e la Germania, la fine ormai inevitabile del regime comunista nella parte orientale del Paese, levento che di lì a poco avrebbe portato alla riunificazione tedesca.
Diciotto anni dopo il clima è cambiato. La stragrande maggioranza dei tedeschi, alcuni senza ombra di esitazione, altri con qualche mugugno, dicono che mai tornerebbero indietro. Ma cè anche una parte, non irrilevante, che ritiene che sarebbe stato meglio se il muro non fosse mai stato buttato giù: il 21% secondo un sondaggio dellistituto Forsa pubblicato dal settimanale Stern. E ciò che più sorprende è che i nostalgici del muro non sono solo da una parte ma ugualmente ripartiti sia nei Länder dellEst che dellOvest. Delusione per la mancata integrazione tra wessis, i tedesco-occidentali, e ossis, quelli orientali? Stanchezza dei wessis per gli alti costi finanziari dellunità che gravano unicamente sulle loro spalle? Oppure, nel caso degli ossis, semplice rimpianto per uno Stato, la Ddr, che trattava male i suoi sudditi ma in compenso pensava a tutto, dalla culla alla bara? Nelle risposte dei nostalgici del muro ci sono un po tutte queste ragioni. Tra i tedeschi dellEst i delusi dallunità che vorrebbero volentieri ricostruire il muro, secondo il sondaggio, si concentrano prevalentemente nella fascia di chi nell89 aveva tra i 40 e 50 anni. «Quella generazione è la vera vittima della caduta del muro», dice Lothar de Mazière, primo e ultimo capo di governo non comunista della Ddr e attento osservatore del processo di riunificazione. «Per loro lunità è venuta o troppo tardi o troppo presto: troppo tardi per adattarsi al cambio di sistema, troppo presto per andare in pensione. Non mi sorprende quindi che oggi rimpiangano il muro». Ma dal sondaggio emerge anche un altro dato interessante. Mentre i cittadini degli altri Paesi ex-comunisti per giudicare il presente fanno un paragone tra oggi e ieri, i tedeschi dellEst, anche quelli che ricordano il muro come un incubo, il paragone lo fanno tra il loro livello di vita e quello dei ricchi fratelli dellOvest e il risultato non può che alimentare frustrazioni e malessere.
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