Cronache

La dieta del baco nel segreto di Magda

«Dopo il liceo linguistico non avevo più voglia di studiare - racconta Magda Cordani -. A mio padre non andava giù questa mia scelta. Scegli tu la facoltà che ti piace, ma vai all’università, fra dieci anni mi ringrazierai!, ripeteva continuamente: io sopportavo a fatica le prediche paterne e dopo la tipica pausa di riflessione che hanno i ventenni, ho scelto scienze naturali che non ha nulla da spartire con le sete, ma ad una certa età, si è un po’ bastian contrario. Ho incominciato a studiare, ho fatto ricerche scoprendo qualcosa di nuovo sul baco da seta, pensate, la qualità della seta dipende anche dalla dieta dell’insetto, chiaramente la tesi era uno studio approfondito sugli amminoacidi e le diete artificiali in alternativa alla foglia di gelso, di cui il baco si ciba. Abbiamo scoperto elementi che il Giappone, nostro antagonista, non aveva ancora trovato, è stato un successo».
Un momento triste ma decisivo, nella vita e nel lavoro dell’imprenditrice. «La morte di mio padre ha cambiato la mia vita; anche se avevo solo 24 anni ed ero neo laureata, ho assunto la gestione della ditta - ricorda -. All’inizio avevo paura che, nell’ambiente degli affari, mi divorasse in un boccone! Devo continuare per rispettare le volontà di mio padre, dicevo a me stessa.

Questa società è stata fondata dalla mia famiglia nel 1924 e io non posso farla fallire! Oggi, dopo cinque anni, passati in un baleno, lavoro con volontà e ho buoni collaboratori che mi aiutano, mi piace pensare ad un futuro fatto di cose belle e costruite a mano per continuare il lavoro del “Tessitore e venditore di sete”, proprio come c’è scritto sul biglietto da visita datato 1849, di un mio avo, Giovanni Cordani», conclude con aria appassionata Magda, questa volta, nostro giudizio, con gli occhi lucidi.

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