Diabete di tipo 5. Cos'è la nuova forma ora riconosciuta. Sintomi e cure

Ufficialmente riconosciuto dall’International Diabetes Federation (IDF), il diabete di tipo 5 è una nuova forma di diabete caratterizzata da una grave carenza di insulina. Di cosa si tratta

Diabete di tipo 5. Cos'è la nuova forma ora riconosciuta. Sintomi e cure
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Il diabete di tipo 5, conosciuto anche come diabete da grave carenza di insulina (Severe Insulin Deficient Diabetes, SIDD) o diabete associato alla malnutrizione, rappresenta una forma recentemente identificata e ufficializzata dall’International Diabetes Federation (IDF). Si differenzia in modo netto dal diabete di tipo 1, dal tipo 2 e dalle altre varianti già note della malattia.

Da cosa è causato

Il diabete di tipo 5 ha origine da un'anomalia nello sviluppo del pancreas, che porta a una produzione insufficiente di insulina. Questa condizione si manifesta prevalentemente tra adolescenti e giovani adulti sottopeso e malnutriti, ed è diffusa soprattutto nei Paesi a basso e medio reddito dell’Asia e dell’Africa. Secondo le stime dell’International Diabetes Federation (IDF), il numero di persone colpite nel mondo si aggira tra i 20 e i 25 milioni.

Sebbene questa forma di diabete sia stata osservato per oltre 70 anni, è stato ampiamente trascurata nei dibattiti sulla salute globale – ha evidenziato l’IFD – . La condizione è stata notata per la prima volta a metà del XX secolo ed è stata spesso erroneamente classificata come diabete di tipo 1 o 2. In precedenza, le teorie prevalenti suggerivano che la si sviluppasse a causa della resistenza all’insulina. Tuttavia, negli ultimi anni, una nuova ricerca, guidata dalla dott.ssa Meredith Hawkins, endocrinologa e direttrice fondatrice del Global Diabetes Institute presso l’Albert Einstein College of Medicine di New York, ne ha confermato il distinto profilo metabolico”.

I sintomi

I sintomi del diabete di tipo 5 sono molto simili a quelli riscontrati nelle forme di diabete associate a una marcata carenza di insulina, l’ormone essenziale per il passaggio del glucosio dal sangue alle cellule, dove viene utilizzato come fonte di energia. Quando i livelli di insulina sono insufficienti, il glucosio resta nel flusso sanguigno, provocando iperglicemia. I segnali iniziali più comuni includono una sensazione persistente di stanchezza e una sete intensa e anomala.

I sintomi possono includere

• un basso indice di massa corporea

• aumento della sete

• bisogno di urinare spesso

• stanchezza

• nausea

• vista annebbiata

• formicolio alle mani o piedi

• minore resistenza allo sforzo fisico

• lenta guarigione di tagli e ferite

Da cosa si differenzia dalle altre forme di diabete

A differenza di altre forme di diabete, il tipo 5 ha origine da una condizione di denutrizione cronica, in particolare durante le fasi critiche dello sviluppo, come l’infanzia e l’adolescenza. Questa carenza nutrizionale compromette la crescita del pancreas, riducendo il numero di cellule deputate alla produzione di insulina. Al contrario, il diabete di tipo 1 è una malattia autoimmune in cui il sistema immunitario attacca e distrugge le cellule pancreatiche, mentre il tipo 2 è legato a un disordine metabolico che ostacola l’efficace utilizzo dell’insulina da parte dell’organismo.

Diagnosi e cura

Il team dell’International Diabetes Federation (IDF) è attivamente impegnato nello sviluppo dei criteri diagnostici e delle linee guida terapeutiche per il diabete di tipo 5. Inoltre, sta creando un registro globale dedicato alla ricerca e realizzando moduli formativi per aggiornare gli operatori sanitari sulle nuove conoscenze relative a questa forma di diabete.

Le persone con diabete di tipo 5 presentano carenza di insulina, ma non resistenza all’insulina. – ha precisato l’IFD – Molti pazienti potrebbero essere in grado di gestire il diabete con farmaci orali anziché con iniezioni di insulina.

Dato che il diabete di tipo 5 si riscontra principalmente in contesti con risorse limitate, questo approccio economicamente vantaggioso potrebbe rivelarsi importante nelle regioni che già faticano a fronteggiare il crescente numero di persone affette da questa condizione”.

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