Dietrofront dei Ds: «Ascoltiamo Regesta»

Il giorno dopo i Ds fanno marcia indietro. Il professor Giovanni Regesta ci sarà. Escluso dalla commissione che, in Regione, sta ascoltando tutti gli operatori del settore sul riordino della sanità, il presidente del Collegio primari del San Martino aveva puntato il dito contro il presidente della commissione Nino Miceli e contro l’assessore alla Sanità Claudio Montaldo: «Siamo statimessi da parte, eppure siamo espressione delle professionalità mediche del principale ospedale della regione». Si era detto indignato il consigliere di Forza Italia Matteo Rosso: «Lo stop a Regesta è una presa di posizione gravissima».
Ieri è arrivata la replica di Miceli. Che, «stupito e amareggiato», ha spiegato che la scelta è stata quella di «audire tutti i soggetti istituzionalmente individuati», fra i quali non compaiono i Collegi primari: «Si tratta di una scelta corretta scelta istituzionale, e non vi è alcuna volontà di non ascoltare i primari, i quali, oltre ad essere auditi in Commissione attraverso il loro sindacato, saranno ascoltati, proprio oggi (ieri, ndr), da Montaldo». La vera sopresa, aggiunge Miceli, è arrivata dalle dichiarazioni di Rosso, vicepresidente della Commissione: «Le decisioni di cui sopra sono state concordate tra me e lui. Evidentemente deve aver cambiato opinione». Rosso ha risposto che ancor più grave è che organismi importanti come i Collegi primari non siano fra i soggetti istituzionali ammessi al confronto. E chi se l’aspettava il dietrofront.

Scrive Miceli: «In ogni caso ho dato disposizioni alla segreteria della Commissione di contattare il prof. Regesta comunicandogli la disponibilità ad inserirlo nel calendario delle audizioni». Ma non era contro le regole?

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