La difesa di Schicchi: «Porno e vallette due mondi diversi»

Ieri è stato il turno di Riccardo Schicchi: l’ex marito di Eva Henger e scopritore di tante pornostar, agli arresti domiciliari da quattro giorni, è stato interrogato dal giudice per le indagini preliminari di Potenza, Iannuzzi. «Corona è stato un grande amico - ha detto ai cronisti - ma abbiamo preso due strade diverse. Il mio lavoro è alla luce del sole, le ragazze non sono assolutamente disponibili a prostituirsi. Il mondo delle ragazze immagine invece è diverso, è più nascosto, ed è esageratamente diverso dal mio. Io e Corona siamo molto diversi».
Per il suo avvocato, Michele Cianci, Schicchi «ha chiarito ogni cosa»: «Credo che il gip abbia capito che non ha nulla a che vedere con il reato contestato e quindi abbiamo fatto un’istanza di scarcerazione» ha spiegato il legale. «Abbiamo chiarito comunque il tenore di due telefonate tra il mio assistito e Fabrizio Corona. Adesso siamo in attesa, ma davvero molto fiduciosi, del responso del gip». Cianci ha inoltre aggiunto di aver chiesto la remissione in libertà per il suo assistito. Nel pomeriggio, inoltre, Marcello Silvestri - accusato di aver riciclato quasi 650 mila euro datigli da Corona per sottrarli all'autorità giudiziaria - è stato nuovamente interrogato.

È stato lui stesso a chiedere di essere risentito da Woodcock, per aggiungere alcuni particolari che gli erano sfuggiti ieri, nell'interrogatorio di garanzia davanti al gip, Alberto Iannuzzi. Silvestri - ha spiegato il suo avvocato - non sta bene e per lui è stata chiesta la remissione in libertà o gli arresti domiciliari.

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