 
L'esercito statunitense sta accelerando il suo nuovo programma riguardante il convertiplano MV-75. Di cosa si tratta? Parliamo di un aereo d'assalto a lungo raggio che è "due volte più veloce e più lontano" del Black Hawk, spiegano fonti Usa. Le sue prestazioni rappresentino un balzo in avanti rispetto ad altri velivoli, anche se la sua caratteristica più rivoluzionaria è la sua "spina dorsale digitale". L'MV-75 è infatti il primo aereo militare progettato da zero con un'architettura modulare a sistemi aperti che utilizza la tecnologia Time Sensitive Networking (TSN). Ecco che cosa sappiamo.
L'aereo MV-75 degli Usa
L'approccio adottato dall'MV-75, mutuato dall'industria automobilistica, consente aggiornamenti rapidi e "plug and play", evita il blocco del fornitore e garantisce che la piattaforma possa essere facilmente modernizzata per i decenni a venire. Come ha spiegato il portale national security journal, le forze Usa hanno bisogno dell'agilità operativa dell'MV-75 per il Pacifico. In questo contesto, infatti, la Cina usa tattiche che si basano su una serie di elementi diversi, dalle operazioni in zone grigie alle minacce missilistiche. L'esercito americano sta rispondendo con una strategia di agilità operativa che potrebbe scoraggiare Pechino sia nei conflitti a bassa intensità che nelle guerre totali.
Da questo punto di vista, accelerare l'arrivo del futuro aereo d'assalto a lungo raggio MV-75 rappresenta un elemento chiave della strategia statunitense. Washington sta accelerando sia i test che il programma di produzione. Si tratta "del velivolo più moderno e rivoluzionario che l'Esercito abbia mai visto", ha dichiarato il responsabile del programma MV-75, il Colonnello Jeffrey Poquette. L'aereo avrà un'autonomia senza rifornimento di 1.700 miglia e una velocità di 322 miglia orarie, contro le 174 miglia orarie del Black Hawk. "Due volte più lontano, due volte più veloce" è il motto della piattaforma.
Un jolly per il Pacifico
L'MV-75 è il primo programma di difesa "nato con architetture modulari e aperte", come lo ha descritto Lisa Atherton, Presidente e CEO di Bell . "Si tratta di una svolta nel modo in cui saranno in grado di sviluppare nuove capacità nella piattaforma nei prossimi decenni", ha affermato. In prospettiva strategica, l'MV-75 non è solo un nuovo mezzo d’assalto, ma un moltiplicatore di potenza digitale che ridefinisce il modo in cui l'esercito americano potrà operare nel Pacifico.
In un teatro caratterizzato da immense distanze e minacce ibride, la possibilità di connettere sensori, droni, unità terrestri e navali attraverso una rete comune in tempo reale potrebbe rivelarsi decisiva. L'obiettivo è garantire alle forze statunitensi la capacità di muoversi e reagire più rapidamente della controparte cinese, mantenendo il vantaggio informativo.
Se riuscirà a mantenere le promesse, l'MV-75 segnerà l’inizio di una nuova era per l'aviazione tattica americana: meno vincolata da basi fisse, più interconnessa, e pronta a combattere — o a dissuadere — in un campo di battaglia sempre più digitale.
Unmatched Speed. Exceptional Agility. Maneuverability.
— Bell (@BellFlight) October 10, 2025
Learn more about the MV-75 FLRAA: https://t.co/LQzkZ2Zks3#MV75 #FLRAA #ArmyModernization #TiltRotorTechnology pic.twitter.com/BYeM5PoG6b