Guerra in Ucraina

"Samp-T già in Ucraina". La rivelazione di Macron sui missili franco-italiani

Zelensky nei mesi scorsi aveva richiesto a gran voce nuovi sistemi di difesa aerea per l'Ucraina: ora i Samp-T sono operativi contro gli attacchi russi

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Il presidente francese Emmanuel Macron, durante una conferenza ministeriale sulla difesa antiaerea dell'Europa tenutasi a Parigi, ha annunciato che il sistema di difesa antiaerea franco-italiano Samp-T è stato consegnato all'Ucraina ed è già operativo. "Sono felice di poter annunciarvi con la mia collega italiana Giorgia Meloni che il Samp-T franco-italiano è ormai dispiegato e operativo in Ucraina, dove protegge installazioni chiave e vite", ha spiegato il presidente francese.

Il sistema Samp-T è stato sviluppato a partire dai primi anni Duemila e, come spiega il sito ufficiale dell'esercito italiano "nasce dall’esigenza di disporre di un sistema missilistico a media portata idoneo a operare in nuovi scenari operativi" con driving factors come, per esempio, ridotti tempi di reazione contro la minaccia aerea nemica, elevata mobilità e possibilità di adeguare il dispositivo secondo tempi commisurati alla dinamicità della manovra. L'esercito italiano ha cinque batterie in dotazione, che sono entrate in servizio a partire dal 2013 e che sono state già dispiegate anche in complessi scenari operativi, non solo addestrativi. Nel 2015, infatti, una di queste batterie è stata impostata all'uso nella Capitale durante il Giubileo Straordinario della Misericordia. Una seconda, quasi nello stesso periodo e fino a 2019, è stata portata in Turchia, nella città di Kahramanmaras, nell'ambito della missione Nato "Active Fence" col compito di intercettare i missili balistici tattici provenienti dalla Siria.

Quello inviato in Ucraina è la versione "Mamba" spedita per aiutare l'Ucraina a contrastare gli attacchi di droni, missili e aerei russi. Con questo sistema, il suo radar e i lanciatori armati con otto missili Aster con una gittata di circa 100 km. Un militare francese impegnato nelle esercitazioni in Romania a dicembre ha dichiarato che con questo sistema "possiamo contrastare un'ampia gamma di minacce aeree: missili balistici a corto raggio, aerei da combattimento, elicotteri, droni e persino salve di missili da crociera con attacchi multipli".

Le batterie sono state richieste a gran voce da Kiev nei mesi scorsi, soprattutto dopo l'intensificazione degli attacchi russi dello scorso autunno con soluzioni di fattura iraniana.

Un sistema Mamba è già stato schierato in Romania per proteggere il porto altamente strategico di Costanza sul Mar Nero, una precauzione che la Nato ha voluto adottare in caso di errori e/o manovre azzardate della Russia contro un Paese dell'Alleanza Atlantica.

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