La Liguria si prepara al grande salto dal sistema televisivo analogico a quello digitale, previsto nel secondo semestre 2010, e i pensionati a basso reddito lanciano l'Sos. «Non sono contrario - spiega un anziano genovese - ad avere una tecnologia moderna. Ma, avendo una pensione molto bassa, non posso acquistare un televisore con il digitale terrestre incorporato e dovrò comprare un decoder, affrontando comunque un salasso, dato che il costo si aggira, come minimo, sui 30 o 40 euro e alcuni modelli superano i 100». Navigando su internet, si trovano conferme sui prezzi, oscillanti tra i 70 e i 130 euro, se si punta su un prodotto di alta qualità. Nuove segnalazioni arrivano costantemente alle associazioni dei consumatori e un appello è stato ricevuto proprio in questi giorni da Sos Consumatori Telefono Blu: «Ho 69 anni e vivo con 600 euro al mese. Oltre a me ci sono altri 40 anziani, non abbiamo le risorse per comprare il decoder e aderiamo a un circolo di Chiavari».
Le associazioni consumatori chiedono sostegni urgenti per i pensionati in difficoltà e hanno anche preparato un vademecum per chiarire le idee su questi apparecchi esterni che si collegano al televisore per ricevere il nuovo segnale digitale terrestre, altrimenti in tv non si vedrebbe più niente. Il Dgtvi (associazione italiana per lo sviluppo della televisione digitale terrestre ndr) ha istituito un bollino blu e tutti i decoder che lo riportano, offrono la garanzia di poter vedere i programmi gratuiti, gli spettacoli a pagamento e i servizi interattivi, come il televideo e il «video on demand», che permette al telespettatore di crearsi una tv su misura, senza programmazioni e orari prefissati. Per evitare problemi, è bene chiedere conferma in negozio se il modello scelto riceve i segnali trasmessi in «banda III VHF», che è il sistema per vedere i programmi con la nuova tecnologia. Non è una cattiva idea domandare all'amministratore condominiale se l'antenna è già predisposta per il digitale terrestre o se serve un adeguamento tecnico.
Il Dipartimento per le comunicazioni del Ministero dello sviluppo economico ha stabilito un contributo di 50 euro per le persone di età pari o superiore a 65 anni, purché siano in regola con il pagamento del canone Tv e il reddito non superi i 10.000 euro all'anno. In concreto, si tratta di uno sconto sul prezzo d'acquisto, praticato dal rivenditore, che riceve il rimborso dallo Stato. I requisiti per ottenere la riduzione non sono identici in tutta Italia, ed è meglio verificarli chiamando il numero verde 800022000 del Call center consumatori, operativo dal lunedì al sabato dalle 8 alle 20.
Matteo Rosso, consigliere regionale Pdl, ha presentato un ordine del giorno in Regione per istituire un fondo straordinario, in favore dei meno abbienti, considerando che, specie per gli anziani soli, la televisione è quasi indispensabile. «Sono stato contattato da due pensionati - spiega Matteo Rosso - che mi hanno esposto il problema e ho pensato a questa iniziativa che affido alla sensibilità del presidente Burlando. Ovviamente, si deve individuare una fascia di reddito bassa, ad esempio intorno ai 10.000 euro, o di poco superiore, che permette già l'esenzione dal pagamento dei farmaci. Si potrebbe indire una gara tra ditte produttrici di decoder, in modo che la Regione scelga la migliore offerta nel rapporto qualità-prezzo, senza dimenticare il risparmio derivante dall'acquisto di uno stock di migliaia di pezzi a importo scontato. Gli apparecchi potrebbero essere distribuiti gratuitamente agli anziani che ne hanno diritto».
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