La Digos sgombera Villa Li Gotti: fuori gli anarchici

La Digos sgombera Villa Li Gotti: fuori gli anarchici

È stata sgomberata all’alba di ieri dopo un’occupazione durata circa un mese. Dalla fine del mese di luglio, come denunciato il giorno successivo all’occupazione sulle pagine del Giornale, un gruppetto di anarchici insurrezionalisti aveva preso possesso in maniera abusiva di un immobile di salita Li Gobbi nel centro di Genova tra la zona dell’Annunziata e Castelletto. Una decina di persone aveva esposto striscioni e da subito creato problemi al vicinato con chiasso e rumore anche durante la notte. Ieri l’intervento della Digos che ha fatto irruzione nello stabile di proprietà dell’Istituto Brignole intorno alle 5 del mattino.
Erano presenti sette persone di età compresa tra i 25 e i 35 anni, tra cui uno spagnolo e due francesi. Sono stati tutti denunciati a piede libero per violazione dell’articolo 633 del codice penale, che comporta reclusione fino a due anni e multa fino a circa mille euro. Per lo stesso reato sono stati denunciati altri otto giovani, non presenti nell’edificio al momento dell’arrivo della polizia ma, secondo gli accertamenti degli uomini della Digos, frequentatori abituali dello stabile occupato dagli anarchici. Tra le quindici persone denunciate, alcuni dei giovani già denunciati per offese e minacce agli alpini in servizio di sicurezza a Genova nell’ambito del progetto di ministero degli Interni e Ministero della Difesa «Città sicure» e l’anarchico spagnolo che il 28 maggio scorso aveva insultato e aggredito il ministro della Difesa Ignazio La Russa in visita nel centro storico genovese.


La villa di salita Li Gobbi, costituita da piano terra e due piani soprastanti con giardino era un tempo la sede della casa Giovanni XXIII - Movimento ragazzi. Abbandonata da qualche tempo fu occupata il 30 luglio scorso dal gruppo di anarchici che espose lo striscione: «La crisi? le case ci sono. Autoccupiamole» con enorme «A» simbolo dell’anarchia.

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