Oltre un milione di conti correnti, circa 800 milioni. Sono queste le cifre relative ai cosiddetti conti dormienti, quelli cioè su cui non si registra più alcun movimento da dieci anni. La cifra è frutto di una stima ancora parziale, ma ufficiale, perché resa nota dal Tesoro. Tra dieci giorni scade, per i titolari, il termine per risvegliare il proprio conto dimenticato, rivolgendosi agli intermediari finanziari, cioè le banche. Per i titolari più sbadati, però, non tutto è perduto: per poter tornare in possesso delle cifre lasciate giacenti dovranno rivolgersi direttamente al ministero dellEconomia «entro il normale termine prescrizionale», che è di dieci anni. La condizione minima per avviare lesproprio di un conto dormiente è che su di esso non si sia registrato nessun movimento volontario negli ultimi dieci anni, nemmeno un estratto conto.
Escluse, quindi, tutte quelle operazioni automatiche come laddebito Rid e altre forme di pagamento effettuate da terzi, come laccredito dello stipendio o della pensione. Gli istituti di credito nei mesi scorsi avevano inviato degli avvisi, tramite raccomandata, ai risparmiatori interessati, invitandoli a scongelare il proprio conto in letargo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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