Dimezzati i rimborsi ai partiti Irap zero al Sud, ticket in bilico

RomaLa sanatoria sulle case dovrebbe essere limitata agli immobili «fantasma». Sembra questo l’esito di una convulsa serata di trattative sulla manovra 2011-2012. Oltre all’emersione di due milioni circa di «case fantasma», sconosciute al catasto e al fisco, tuttavia, le norme consentirebbero di regolarizzare variazioni e ampliamenti non denunciati. Chi non ha provveduto a comunicare l’aggiornamento catastale degli immobili, potrà mettersi in regola entro il 31 dicembre prossimo, con sanzioni ridotte a un terzo.
Oltre che sul condono, anche sui ticket restano dubbi: si è discusso fino alla tarda serata di ieri, quando il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, ha incontrato i governatori delle Regioni per comunicare la cura da cavallo che verrà loro somministrata: 10 miliardi di tagli in tre anni. Ammontano a 2 miliardi e 682 milioni i tagli al fondo sanitario nazionale in tre anni.
Non solo i tagli caratterizzano la manovra. Per le imprese che investono al Sud, ovviamente dopo il via libera al decreto, potrebbe essere eliminata l’Irap, con le Regioni incaricate di istituire un proprio tributo sostitutivo. E restano gli stanziamenti per le missioni militari all’estero. Come tutte le manovre che si rispettino, anche questa è aperta a modifiche dell’ultimo minuto, fino all’approvazione definitiva del Consiglio dei ministri, convocato per stasera. In mattinata il premier Silvio Berlusconi e i ministri economici vedranno imprenditori e sindacati. Anche l’entità della correzione dei conti pubblici per il biennio 2011-2012 resta incerta: si va dai 24 miliardi di euro di cui parla il sottosegretario alla presidenza Paolo Bonaiuti, fino a 27 miliardi.
La manovra riduce i costi della politica e non solo con il taglio delle retribuzioni di ministri e parlamentari: una sforbiciata del 10% sulla quota oltre gli 80mila euro. Si dimezzano, infatti, da un euro a 50 centesimi i contributi ai partiti per ogni cittadino iscritto nelle liste elettorali (nel 2006 i partiti hanno incassato circa 500 milioni di euro). I risparmi serviranno a finanziare la cassa integrazione. Inoltre, gli eletti che prestano incarichi nelle Pubbliche amministrazioni riceveranno solo un gettone di presenza da 30 euro. Previsti anche tagli alle auto blu.
Confermati i risparmi sulle pensioni, sulla sanità, sulla pubblica amministrazione e gli enti locali. Gli stipendi dei dipendenti pubblici resteranno bloccati fino al 2013, quelli della dirigenza pubblica subiranno un taglio del 5-10% sulla parte variabile. Il turnover resta bloccato per due anni.
Chi deve andare in pensione di vecchiaia (65 anni gli uomini, 60 le donne) nel 2011 dovrà pazientare qualche mese: se raggiungono i requisiti di pensionamento nel primo semestre andranno a riposo il 1° gennaio 2012; se i requisiti maturano nel secondo semestre, il pensionamento avverrà il 1 luglio 2012. Per artigiani, commercianti e agricoltori lo slittamento sale a un anno. Per le pensioni di anzianità la prima finestra utile, dopo quella del luglio prossimo, si aprirebbe il 1° luglio dell’anno venturo. Verrebbe accelerato l’adeguamento a 65 anni dei pensionamenti delle donne nella Pubblica amministrazione. Per la concessione della pensione d’invalidità, la menomazione dovrebbe non essere inferiore all’80%. Per gli assegni di accompagnamento è previsto un tetto di reddito a 25mila euro.
Un corposo capitolo della manovra è dedicato alla lotta all’evasione. Il tetto per i pagamenti in contanti sarà limitato a 5.000 euro, o forse fino a 7.500, in luogo dei 12.500 euro attuali, e si dà il «via libera» al nuovo redditometro. Al presidente della Confcommercio Carlo Sangalli, Tremonti ha prospettato l’introduzione dello scontrino elettronico e della fattura telematica.


Si intensifica la lotta contro il gioco clandestino, mentre le emissioni dei ruoli scatteranno contemporaneamente agli accertamenti fiscali. I Comuni che accerteranno le evasioni, potranno mantenere un terzo degli incassi. Infine, prevista la possibilità di introdurre pedaggi sui raccordi autostradali (come il raccordo anulare di Roma).

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