Roma. «Se Prodi e altri partiti della maggioranza pensano che si possano mandare in soffitta le riforme per far stare tranquilla la componente più massimalista, è bene che sappiamo una cosa: molto probabilmente la stragrande maggioranza riformista della coalizione, ossia Ds e Margherita, non sarà disposta a seguirli su questa via».
Lavvertimento dellex premier Lamberto Dini, in unintervista concessa a un quotidiano in edicola oggi, è di quelli che non fanno sconti. Lex presidente del Consiglio, autore delle modifiche al sistema previdenziale entrate in vigore nel 1995, complice lingombrante silenzio di Fassino e Rutelli, si fa portavoce dellala riformista della coalizione di centrosinistra e risponde a distanza alle parole del segretario di Rifondazione comunista Franco Giordano, che aveva ammonito il premier sulla riforma delle pensioni.
Lesponente della Margherita sottolinea come Prodi non potrà sottrarsi dalle pressioni dei suoi alleati riformisti, come Democratici di sinistra e Margherita.
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