LApocalisse siamo noi. Da quando lhomo sapiens è uscito dallAfrica ha devastato specie su specie del pianeta comportandosi come un tiranno assoluto, proprio come i dinosauri sessantacinque milioni di anni fa prima dessere annientati quasi totalmente, a parte una famiglia che si trasformò negli uccelli. Nel 2012 o in un prossimo futuro può verificarsi limpatto con un asteroide, o una megaeruzione vulcanica, o unalterazione climatica che ha il potere di riportare il nulla sulla Terra? Nulla, nulla lo esclude; già cinque distruzioni sono avvenute nella storia e i dati in nostro possesso ne indicano una sesta.
Telmo Pievani, ordinario di Logica e filosofia della scienza allUniversità Bicocca, ha tenuto allistituto Lombardo dellaccademia di Scienze e lettere una relazione sui «Catastrofismi di ieri e di oggi: il ruolo della fine del mondo come fattore di cambiamento». Immaginate tre anfore di diversa grandezza una dentro laltra. Dove cè la strozzatura, lì è avvenuta una fine del mondo. «Gli eventi drammatici sono esistiti - ha detto Pievani -. Le Big Five: le cinque estinzioni di massa. Duecentocinquanta milioni di anni fa fu quella volta in cui per un pelo la vita non finì. Poi scomparvero i dinosauri in seguito allimpatto con un asteroide. Cè la pistola del delitto ancora fumante».
E come se la vita giocasse una partita a carte. Quando una forma esistente sta per vincere, arriva una folata di vento e la partita si rimette in gioco, trasformando i vincitori in vinti e i perdenti in futuri vincitori. «Le catastrofi sono democratiche e reimpostano il gioco. Noi siamo la novità scaturita dalla fine dei dinosauri». E di Michael Benton il libro più bello di questa «storia dellestinzione». Si ricomincia da una manciata di specie che danno un nuovo «la» alla colonizzazione della Terra, finché la loro tirannia distruttiva non diventa dintoppo per la logica evolutiva e allora un cataclisma ci mette lo zampino e porta a termine lopera.
Di fronte a queste implacabili forbici, Darwin aveva supposto che la storia fosse un romanzo di cui possediamo solo qualche foglio strappato. Vediamo le catastrofi del passato come fatti improvvisi, perché sono sparite le pagine antecedenti e quelle successive. Ma la darwiniana teoria gradualistica non è vera: il libro è intero. Per ora è diviso in cinque capitoli, ognuno dei quali si conclude con un immane delitto in cui lassassino può essere la deriva dei continenti o una cometa.
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