Dipendenti comunali in assemblea, uffici a rischio paralisi

Un’assemblea generale dei dipendenti comunali vale molto di più di uno sciopero. E quella indetta per oggi dalle 9 alle 13 da tutte le sigle sindacali rischia di paralizzare la pubblica amministrazione per una giornata. «Lo sciopero è sempre un terno al lotto - spiega Roberto Miglio, delegato Rsu dei vigili urbani -. Perché paghi di tasca tua prima di tutto, mentre l’assemblea è un diritto: abbiamo dodici ore all’anno. Sicuramente i dipendenti comunali arriveranno». L’appuntamento è al Teatro Smeraldo stamattina. E non si illudano i cittadini di riuscire a sbrigare le loro pratiche burocratiche perché la maggior parte degli uffici del Comune saranno chiusi o a servizio ridotto. L’Anagrafe ha già fatto sapere che i servizi al pubblico nella sede centrale di via Larga così come nelle delegazioni decentrate, potranno subire rallentamenti o sospensioni. «La gente che non lo sa rischia di trovare gli sportelli vuoti - continua Miglio -. Noi vigili siamo costretti da un accordo a tenere una decisa in servizio, ma gli altri no». Ma i motivi della protesta? «Siamo contro la legge Brunetta, contro il governo che sta facendo con i dipendenti comunali la bassa macelleria.
Manca personale in Comune, nelle scuole e nei vigili. Il rinnovo dei contratti è stato rimandato al 2013, contratti che noi stiamo aspettando da dicembre del 2009». Insomma, come dipendenti pubblici, continua Miglio, difendono quel poco che abbiamo. «Dall’assemblea di oggi partiranno altre iniziative». E se i dipendenti del Comune sono pronti ad assentarsi dai loro posti di lavoro, quelli dell’Azienda milanese dei trasporti invece hanno deciso di revocare lo sciopero nazionale di 24 ore di domani. Il servizio di trasporto pubblico gestito da Atm sarà regolare per tutta la giornata. Ad indire la protesta erano state le organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Uilt, Orsa, Faisa Cisal, Ugl e Fast Ferrovie.

La revoca è stata decisa l’altra sera, quando la presidenza del consiglio dei ministri ha spostato ad altra data gli scioperi nel settore del trasporto ferroviario e del trasporto pubblico locali su proposta del ministro delle infrastrutture Altero Matteoli.

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