IL DIRITTO A ESSERE INNOCENTI

Forse non tutti sanno che giorno è oggi. Il 15 giugno di un anno fa iniziava, in quel rigoroso riserbo da prima pagina che spesso i magistrati si impongono, l’inchiesta della procura della Repubblica di Genova che spediva il Genoa in serie C. E un anno fa iniziavo a sentirmi ripetere le stesse domande: «Ma come fai ad avere dei dubbi? Come puoi pensare che Preziosi non abbia comprato quella partita?». È vero, lo diceva la magistratura, ovvero quell’istituzione che in Italia non è lecito contraddire, quella che ha sempre e comunque ragione, quella che, nonostante gli italiani con un referendum dimenticato abbiano deciso di chiamare a rispondere dei propri errori, non paga mai. Bastian contrario, continuavo a tenermi i miei dubbi e le domande di chi mi prendeva per ingenuo o per innamorato pazzo al punto da non vedere neppure la realtà.

Non mettevo la mano sul fuoco sul presidente del Genoa, ma chiedevo il diritto di conoscere tutti i fatti prima di giudicare.
Oggi, chissà perché, quelle domande non me le fanno più. E oggi però non voglio farle io, quelle domande. Invidio magari, questo sì, chi può dire che Garrone sicuramente non c’entra (...)

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