Dal disabile all’obeso gli «sgraditi» a bordo

L’ultima polemica ha visto coinvolto un imprenditore genovese: l’uomo, malato con problemi di mobilità, è stato costretto a scendere da un volo Ryanair perché «non gradito». La compagnia si è giustificata dicendo che si era comportato in modo «molesto», rifiutando il posto a lui dedicato. È rimasta a terra anche una trentenne inglese, incinta alla trentunesima settimana: il personale Easyjet le ha chiesto un certificato medico, di cui era sprovvista. Un documento di idoneità al volo che nessuno le aveva richiesto sul volo di andata.

Numerosi sono poi i casi che hanno avuto come protagonisti passeggeri obesi: costretti a pagare un biglietto doppio (è successo a un passeggero su un volo Air France, poi risarcito e a un altro in viaggio da Dubai a Praga); oppure obbligati a rimanere sulla terraferma, come è capitato a un americano di 160 chili che voleva imbarcarsi a Las Vegas sulla Southwest Airlines per tornare a Chicago, ma anche al regista Kevin Smith che è stato lasciato a Oakland dalla stessa compagnia. Il regista però ha raccontato la disavventura su Twitter e la compagnia è stata costretta a fare mea culpa. Mentre una «fat tax», una tassa per i passeggeri sovrappeso, è stata già proposta da Ryanair.

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