Gaetano Ravanà
da Gela (Caltanissetta)
Si amano da quattordici mesi e come ogni coppia intendono convolare a nozze anche se entrambi sono disabili. Nulla di male se non fosse che i genitori di lei si oppongono. Una storia da libro cuore quella che si registra sull'asse Gela-Nocera Inferiore. Lui ha 40 anni e si chiama Carmine e risiede nel centro campano, lei di anni ne ha 37 e da sempre risiede a Gela. I due si sono conosciuti tramite internet. Dal principio soltanto e-mail molto teneri, poi hanno scoperto di avere molte cose in comune non solo da disabilità. Si sono cominciati a vedere tramite la web-cam e poi hanno cominciato a sentirsi telefonicamente. Nei giorni scorsi hanno deciso di sposarsi, ma i genitori di lei si sono opposti perché pensano che una ragazza disabile non possa avere una vita matrimoniale normale.
Purtroppo non è la prima volta che in Sicilia si registra una cosa del genere. Carmine non si è scoraggiato, ha preso carta e penna ed ha scritto una lettera al settimanale locale Corriere di Gela. «Faccio notare - scrive l'uomo - che la disabilità della donna non è tale da impedire le nozze. Anzi, lei pratica anche l'atletica leggera e il lancio del giavellotto»". Carmine ha chiesto al direttore del periodico, Rocco Cerro, di fare da intermediario, per convincere i genitori della donna di approvare il sì. A questo punto, la speranza di Carmine è quella che i genitori della sua amata possano leggere questo grido disperato. L'appello è lanciato anche a tutti i cittadini gelesi, in particolare quelli che conoscono la famiglia della disabile affinché riescano a convincere i genitori della donna ad approvare le nozze.
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