Disabili, la sinistra fa autocritica sui mancati corsi professionali

Il consigliere Cola (Ulivo) mette alle strette Burlando: «Cosa dice alle seicento famiglie che aspettano?»

Scontro a sinistra sui disabili. A mettere il dito nella piaga è il consigliere regionale Luigi Cola, (L’Ulivo), che ha presentato un’interrogazione al presidente Burlando e alla giunta regionale a proposito del mancato avvio dei corsi professionali 200-2008 per i ragazzi disabili, che dovevano già essere partiti. «In Liguria - tuona Cola contro i suoi alleati di partito - ci sono seicento famiglie a disagio perché non sono partiti questi corsi e adesso qualcuno deve fare qualcosa». Cola ha chiesto cosa farà la Regione per rispondere a questo disagio. Il consigliere ricorda come la legge regionale numero 19 del 1994 «Norme per la prevenzione, la riabilitazione e l’integrazione sociale dei portatori di handicap», nel rispetto delle legge nazionale 104 del 1992, prevede che l’inserimento nelle attività di formazione professionale per disabili sia effettuato in relazione alle diverse capacità ed esigenze. Questi corsi vengono svolti dai centri provinciali e dagli enti accreditati secondo criteri adottati nella programmazione triennale regionale e nei piani annuali provinciali. Invece i corsi non sono partiti e per la sinistra che si vanta di avere un’attenzione particolare al sociale è un brutto scivolone.

«Una buona formazione professionale - continua Cola - rappresenta uno strumento indispensabile per favorire l’integrazione sociale e migliorare le future prospettive occupazionali dei giovani disabili». Burlando intenda.

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