Lidea è stata proprio di Paolo Pettinaroli, che nella sciagura di Linate perse Lorenzo di 28 anni: riunire tutte le associazioni dei parenti delle vittime di disastri aerei. Un lavoro paziente, per prendere contatti, cucire rapporti. E alla fine cè riuscito: appuntamento a Bari per martedì 11 luglio. Scopo dellincontro come recita il comunicato stampa diramato dal «Comitato 9 ottobre»: «intraprendere, insieme, un percorso di collaborazione e di comunicazione, nel quale far confluire esperienze, proposte e progetti».
Lelenco degli incidenti, e dei morti, è infatti piuttosto lungo. A partire dallultima sciagura aerea in ordine temporale, quella di Capo Gallo, al largo delle coste palermitane, dove persero la vita 16 persone, mentre altre 23 si salvarono per un miracolo. Quel giorno un Atr 72 della Tuniter, partito appunto da Bari e diretto in Tunisia, si inabissò in mare. Cè poi Ustica, dove il 27 giugno 1980 un Dc9 Itavia esplose in volo uccidendo 81 passeggeri. È forse uno dei maggiori misteri dItalia, nessun perito accertò mai con precisione se il volo partito da Bologna fu colpito da missile lanciato da un jet militare, oppure se la deflagrazione fu causata da una bomba sistemata a bordo.
Venti invece furono le vittime del Cermis il 3 febbraio del 98 quando due aerei militari americani, in volo di addestramento, tranciarono i cavi di una teleferica facendola precipitare con il suo carico umano. Il 6 dicembre 1990 a Casalecchio di Reno un Aermacchi Mb 326 precipitò durante unesercitazione sullistituto tecnico Salvemini esplodendo a avvolgendo ledificio in una palla di fuoco.
Infine lultima associazione è dedicata a Pier Paolo Racchetti deceduto insieme ad Alberto Nassetti il 30 giugno 1994 a Tolosa in un incidente aereo presso gli stabilimenti dellAirbus.
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