Quelli che sicuramente non dovranno preoccuparsi di ticket e domeniche a piedi sono i possessori di auto a metano. Una tribù di oltre 25mila automobilisti oggi in Lombardia, ma destinata a crescere vertiginosamente. Soprattutto dopo che ieri il governatore Roberto Formigoni e lassessore regionale Franco Nicoli Cristiani hanno annunciato che presto i distributori appositi diventeranno 126, facendo della Lombardia la regione più «metanizzata» dItalia. «Il metano fa bene allaria e anche al portafoglio», assicura Formigoni ricordando che con 10 euro unauto a metano percorre 231 chilometri, contro i 92 della benzina e i 152 del gasolio. Al suo fianco i rappresentanti di sette compagnie petrolifere (Api, Eni, Erg, Esso italiana, Kuwait, Petroleum Italia, Shell, Total) e una cinquantina di aziende del settore metano che, siglando un protocollo, si sono impegnate a trasferire dalla carta millimetrata alla rete stradale altri 75 distributori di metano. Presenti alla firma i presidenti dellUnione Petrolifera Pasquale De Vita, di Assopetroli Enrico Risaliti, del Consorzio Grandi Reti Mario Vincenti, di Esso Italia Giambattista Merlo e di divisione Eni Angelo Mario Tamborelli.
Unoccasione per Formigoni che invita ancora una volta le case automobilistiche «ad allargare la gamma di veicoli a metano e a basso impatto ambientale» e lancia un appello ai lombardi promettendo che «chi le utilizzerà, non sarà soggetto a nessuna restrizione del traffico, eventuale ticket compreso». Senza dimenticare, come ricorda lassessore Nicoli Cristiani, i vantaggi economici, come la tessera regionale per lo sconto del 10 per cento sullacquisto di metano e gpl, leliminazione della tassa regionale sul metano, gli incentivi per la trasformazione dei motori a metano e gpl (oltre 8,3 milioni di euro hanno consentito di finanziare 12.900 domande) e per lacquisto di taxi e veicoli commerciali.
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