Dive e principesse vestivano così

Carla Valentino

Sprigionano un doppio fascino gli abiti storici esposti alla mostra «L'alta Moda Romana fra Attrici e Principesse 1945-1970» a cura di Piera Rum e Mariastella Margozzi: il fascino della qualità, creata dalle case più prestigiose, e il fascino di chi li ha indossati, donne celebri dello spettacolo, dell'aristocrazia e dell'arte. Sono dodici vestiti da sera provenienti dal Museo Boncompagni Ludovisi di Roma e firmati Sorelle Fontana, Gattinoni, Sorelle Botti, Antonelli, Carosa, Lancetti. Li hanno sfoggiati Liz Taylor, Ava Gardner, Lana Turner, Palma Bucarelli, le principesse Marcella Borghese e Beatrice Torlonia di Civitella Cesi.
L'esposizione che sarà inaugurata domani a Rapallo, al Museo del Merletto di Villa Tigullio, accende i riflettori sulla prima parte di un interessante scambio fra le due istituzioni museali: nei prossimi mesi infatti verrà analogamente esposta a Roma nelle sale del Museo Boncompagni Ludovisi la collezione di abiti del Museo del Merletto, realizzati negli stessi anni da sartorie e case di moda milanesi dai nomi famosi, come Biki, Missoni, Veneziani.
Fin dal 1945, produzione tessile ed abbigliamento sono tra i primi settori della nostra economia a riprendersi dopo la guerra. Nella Roma frequentata dal jet set la magica interazione di costume, cinema e fotografia contribuisce fortemente a lanciare il Made in Italy nel mondo. Nell'atelier delle Sorelle Fontana è ambientato il film «Le ragazze di Piazza di Spagna» (1952). Molte case di produzione americane, trasferitesi a Cinecittà, girano in Italia kolossal come «Quo Vadis» (1951) e «Ben Hur» (1959). E sempre più spesso le grandi case di moda creano costumi per i film: così Fernanda Gattinoni veste Audrey Hepburn in «Guerra e pace» (1956) e le Sorelle Fontana confezionano 30 abiti di scena per Ava Gardner in «La contessa scalza» (1954). Alla Città Eterna Fellini dedica «La Dolce Vita» (1960) e «Roma» (1972).
Tra i capi che si possono ammirare in mostra, due abiti da cocktail di Fernanda Gattinoni per l'attrice Lana Turner (1956), in crêpe georgette di seta, uno nei toni avorio e grigio, l'altro in toni lavanda. Tre splendidi capi sono delle Sorelle Fontana: il modello fasciante da gran sera appartenuto ad Ava Gardner, in taffetas di seta color avorio, con ricami a mano (1956); il vestito creato per Liz Taylor, in crêpe di seta nera aderente percorso da un pannello di seta bianca (1954); e l'abito a sirena di seta rosso rubino e chiffon di seta in tinta (1953), appartenuto all'infanta di Spagna Beatrice Torlonia di Civitella Cesi.


«L'alta Moda Romana fra Attrici e Principesse 1945-1970», dal 30 luglio al 5 novembre al Museo del Merletto di Villa Tigullio, Parco Casale, Rapallo. Orario: martedì, mercoledì, giovedì ore 10-12 / 16-19; venerdì: 15.00-19.00; sabato 10-12/ 15-19; domenica 10-12 / 16-18. Lunedì chiuso.

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