Luisa Parer
Aumenta la «dote» immobiliare della Fondazione Banco di Sicilia. Lente presiedto da Giovanni Puglisi ha infatti chiuso lacquisizione degli immobili dellArchivio storico del Banco di Sicilia, di Villa Zito e di Palazzo Branciforte.
Due gioielli architettonici, questi ultimi, di grande valore storicoartistico della Palermo rinascimentale e neoclassica, situati nel cuore delle due aree caratterizzanti la storia urbanistica della città, quella del centro storico e quella moderna, sviluppatasi nella seconda metà nellOttocento.
Lacquisizione dei complessi immobiliari, il cui valore pari a 25 milioni, rappresenta il maggiore investimento effettuato da un ente privato inerente il patrimonio storico-culturale di Palermo ed è stato possibile grazie alla rinuncia dei rispettivi diritti di prelazione da parte di Regione Siciliana, dellassessorato ai Beni culturali-ambientali e alla Pubblica Istruzione e del ministero per i Beni e le attività culturali (Direzione generale per gli Archivi di Stato).
A passare di mano sono state Villa Zito, sede della Fondazione Banco di Sicilia e del suo Museo dArte e Archeologia «Ignazio Mormino» sin dal 1982 e, rilevato anchesso dal Banco di Sicilia Spa, il cinquecentesco Palazzo Branciforte, trasformato alla fine del Settecento quale sede del Monte dei Pegni «Santa Rosalia» che conserva tuttoggi il fascino delle ampie sale con le strutture lignee che contenevano i beni depositati.
La conclusione delliter delle procedure per lacquisto, precisa il presidente della Fondazione, Giovanni Puglisi, permette lavvio del progetto che vedrà le nuove acquisizioni immobiliari protagoniste di programmi strategico-culturali di cui potrà fruire tutta la comunità.
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