Divieti, ora tocca alla Darsena Il quartiere: «Si rischia il caos»

Da marzo le vie attorno ai Navigli riservate alle vetture dei residenti: «Ma nessuno ci ha avvisato». Critiche dei negozianti al Comune

Non si è ancora chiusa la polemica sull’isola pedonale - fino a sabato - nel quadrilatero della moda, che già è ricominciato il tiro al bersaglio. Nel mirino ancora l’assessore comunale al Traffico Edoardo Croci, sotto torchio per un’altra lista di zone a traffico limitato più o meno prossime a partire. Se per Chinatown e Brera l’alzata di scudi può attendere perché, spiega Croci, l’intenzione c’è ma ci vorrà del tempo per passare dalla teoria alla pratica, i due Navigli diventeranno isole pedonali già il mese prossimo. La distribuzione ai residenti dei telecomandi per abbassare i pilomat e varcare senza problemi la «zona rossa» è già iniziata: nella prima fase avranno diritto anche a posteggiare all’interno dell’isola, una volta realizzato il parcheggio in Darsena «dove una quota di posti sarà riservata a loro, potrebbe essere vietata anche la sosta». L’assessore assicura che i lavori per il parking, bloccati a causa dei ritrovamenti archeologici, «ripartiranno tra qualche settimana». E difende la scelta delle isole ribadendo che Montenapo «in questi giorni è molto più vivibile, valuteremo come estendere la misura e limitare il carico-scarico merci». Anticipa che proprio per la consegna merci, ai Navigli «sarà prevista una finestra». Allo studio anche le regole per locali e ristoranti perché «giustamente i residenti a una certa ora vogliono riposare».
Ma è proprio il Comitato degli abitanti dei Navigli il primo a levare gli scudi: «A un mese dal via non sappiamo ancora come funzionerà l’isola - tuona la portavoce Gabriella Valassina -, siamo preoccupati, il traffico nella zona rischia di appesantirsi ancora di più, soprattutto in vie strette come Conchetta e Torricelli, e il piano parcheggi sembra studiato più a tavolino che sul terreno». L’ipotesi poi di vietare la sosta quando ci sarà il parking in Darsena «è assurda, chi abita in via Ascanio Sforza dovrà prendere il tram per andare a recuperare l’auto?». Finora, conclude, «la consultazione coi residenti non c’è stata, chiediamo di essere convocati». La chiusura al traffico, sostiene anche Confesercenti, «non può essere un’imboscata ai danni dei commercianti», il problema «non va risolto con colpi di mano e azioni unilaterali del Comune. I commercianti si sono dimostrati nella maggior parte dei casi favorevoli, a patto di essere informati per tempo e non a cose fatte». Il nodo sta proprio «nel metodo», puntualizza anche il vicepresidente dell’Unione del commercio Renato Borghi: se sull’isola dei Navigli «si è lavorato insieme», e «non siamo pregiudizialmente contrari alle ztl, purché ci sia un coinvolgimento nei progetti», da Montenapo al blocco dei mezzi inquinanti, tanto per citare, «siamo rimasti sconcertati dal mancato confronto preventivo: siamo pronti a offrire il nostro contributo anche tecnico sui temi del traffico, ma finora Croci e il sindaco hanno sbagliato fortemente, calando i provvedimenti dall’alto.

Se non cambiano metodo rischiano di trovare i commercianti su posizioni distanti». Carlo Fidanza, capogruppo milanese di An, chiede che sull’isola dei Navigli «si verifichi appieno la possibilità di non intasare ulteriormente le vie limitrofe e si acceleri la realizzazione del parcheggio in Darsena».

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