Claudio Pompei
Ci siamo di nuovo. Ogni tanto il «divietismo» ideologico fa capolino dalle delibere capitoline: stavolta, nel mirino cè la «movida» notturna, per arginare la quale i più stretti collaboratori di Veltroni hanno «inventato» la Ztl allargata. Lacronimo, per chi non lo sapesse, sta per zona a traffico limitato, stavolta fino alle 3 di notte tutti i venerdì e sabato.
Sul banco degli accusati, soprattutto i giovani, colpevoli - secondo i supremi custodi dell«ortodossia della mobilità» - di riversarsi in centro storico, nelle serate dei week-end estivi, allo scopo di mangiare una pizza o bere una birra in allegria, oppure solo per fare una passeggiata nella piazza Navona dello «struscio». «No, no, no... - hanno tuonato dallassessorato capitolino alla mobilità - così le strade del centro (che in buona parte è già pedonalizzato, giova ricordarlo) rischiano di intasarsi». E giù il nuovo divieto, con un lunghissimo elenco di varchi di accesso dove gli inflessibili occhi elettronici resteranno in funzione fino a tarda notte. Il provvedimento di divieto (solo lultimo in ordine di tempo) si inquadra nel principio ideologico, tipico della sinistra, di progressiva «museificazione» dei centri storici che trova attuazione pratica attraverso una serie di limitazioni tese a scoraggiare le attività commerciali, artigianali e professionali. Stavolta, però, il Campidoglio ha fatto i conti senza loste. La Ztl notturna, calata dallalto senza minimamente coinvolgere gli interessati nelle scelte - almeno degli orari... - ha già suscitato le proteste unanimi delle associazioni di categoria degli operatori commerciali, che si vedono privati della possibilità di lavorare a pieno ritmo proprio nel momento più importante della stagione estiva. Un primo, timido, segnale è arrivato ieri dallassessorato capitolino alla mobilità che ha convocato in fretta e furia un vertice per ascoltare le proposte delle associazioni dei commercianti, ma poi le ha bellamente ignorate.
Il blocco del traffico notturno, che entrerà in vigore venerdì prossimo, ha già creato scontri allinterno della maggioranza di centrosinistra: un consigliere comunale della Margherita ha chiesto le dimissioni del presidente del I municipio Giuseppe Lobefaro e ieri Caterisano (lista Veltroni) ha denunciato lincoerenza dello stesso Lobefaro.
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