LA DIVINA MARIA CALLAS Alla Scala nessun scorda

Al Piermarini ci sarà anche il regista Franco Zeffirelli

LA DIVINA MARIA CALLAS  Alla  Scala nessun scorda

Mai cantante fu più amata, vezzeggiata come Maria Callas alla Scala. In questo teatro - è inutile negarlo - ha avuto i trionfi più veri (solo qualche volta offuscati da facinorosi i quali, senza volerlo, hanno aumentato la sua leggenda).
È stata la sala del Piermarini ad accogliere una delle sue prime rappresentazioni stratosferiche per voce fino ad arrivare al suono vocale di un'anima e basta.
Alla Scala ha avuto a sua disposizione i maggiori registi e direttori d'orchestra del tempo. Un sovrintendente: Antonio Ghiringhelli che, dopo un primo burrascoso incontro era caduto ai suoi piedi concedendole tutto.
Fu un decennio d'oro per la Scala il 1951-1961, anche grazie ai prestigiosi partner di cui la Callas si circondava: Franco Corelli, Mario del Monaco, Giuseppe di Stefano, Giulietta Simionato, Elena Nicolai, Ebe Stignani. Sì perche - lei - la Callas non ha mai avuto paura del confronto. Amava il bello, il professionale: sapeva di non dover temere nessuno.
Neppure per la sua rivale (sulla carta) fu uno spauracchio poiché, fu Renata Tebaldi a non voler dividere la popolarità con la Callas, e se ne andò al Metropolitan. Teatro dove fu altrettanto amata.
La Callas - si sa - cantò in tutto il mondo ottenendovi gli stessi trionfi, ma la Scala era la Scala. Non per niente il destino aveva fatto sì che nel suo cognome d'arte ci fosse l'anagramma di Scala con solo una elle in più.
Oggi, nel trentesimo anniversario della sua scomparsa la Scala la vuole ricordare al meglio - così - come si possono omaggiare i miti, e farla rivivere per i pochi melomani che la consideravano morta. Sì, perché un cantante non muore mai finché la sua voce è viva.
Oggi - anniversario della sua scomparsa, nel Teatro che l'ha vista Regina, verrà proiettato il film in prima mondiale Callas Assoluta di Philippe Kohly. Le proiezioni saranno tre: alle 12, alle 15 ed, infine, alle 21. L'accesso a ciascuna proiezione è gratuita, ma occorre solo presentare il biglietto messo a disposizione dal giorno 8. La distribuzione avviene nella biglietteria di via Filodrammatici. Oggi (ammesso che ci siano ancora posti disponibili) la biglietteria sarà aperta un'ora prima di ciascuna proiezione.
Come premio, per coloro che andranno all'appuntamento delle 21, ci sarà Zeffirelli in persona che rivolgendosi al pubblico parlerà di un ricordo personale riguardante la Callas. Il tutto preceduto dalla visione di estratti del video che Maria Callas registrò nel febbraio del 1964 al Covent Garden con - appunto - la regia di Zeffirelli.
Sono state inaugurate venerdì due mostre: una nel Ridotto dei palchi e l'altra nel «museo teatrale». Le due mostre sono curate da un'esperta come Vittoria Crespi Morbio. I titoli delle mostre sono di per sé esplicativi: Immagini dietro le quinte e Costumi di scena.
Nella prima vengono esposte immagini fotografiche, alcune inedite della Callas, fuori scena. Nella seconda i costumi originali (ma non ne siamo convinte) che la Callas indossò nelle sue interpretazioni. I costumi che ora sono custoditi come gioielli negli archivi storici del teatro, ma un tempo c'era meno controllo e hanno fatto forse troppi giri per il mondo per essere tutti originali.
Cosa che interesserà gli ammiratori della Callas autentici è la pubblicazione di un libro fotografico: «Maria Callas - gli anni della Scala» edito da Allemandi. In queste foto ci sarà nascita e declino d'una grande artista, documentati nelle dieci indimenticabili stagioni che cambiarono - non solo in Italia - il corso dell'opera in una sintesi di teatro e musica rivolta alla sensibilità del nostro tempo.


Non solo. Fra gli appuntamenti per ricordare la Callas è da ricordare anche la messa-Concerto che si terrà nella chiesa di Montù Beccaria stamattina alle 11 in cui è prevista la partecipazione di giovani e affermati tenori.

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