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Dl anticorruzione, governo battuto due volte Lega: "No al giuramento sulla Costituzione"

Il governo e la maggioranza battuti più volte al Senato. La prima volta la Lega ha votato con l'opposizione bocciando l'emendamento che avrebbe obbligato chi occupa cariche pubbliche o assume pubblici impieghi a giurare fedeltà alla Costituzione al momento dell’assunzione

Dl anticorruzione, governo battuto due volte 
Lega: "No al giuramento sulla Costituzione"

Roma - Maggioranza battuta a Palazzo Madama. Questa mattina è stato bocciato un emendamento al dl anticorruzione presentato dal senatore del Pdl Lucio Malan che modificava il primo articolo della legge e riguardava il piano nazionale anticorruzione e l'istituzione presso la presidenza del Consiglio dei ministri del Comitato di coordinamento delle iniziative anticorruzione presieduto dal premier. Passo falso che viene colto da Pier Luigi Bersani come motivo non solo per ritirare il provvedimento ma anche per "trarre le conseguenze politiche". Ovvero per lasciare il passo. Ma il presidente del Senato, Renato Schifani, assicura: "Si va avanti, occorre dare una risposta al paese questa settimana".

Maggioranza sotto al Senato Il primo inciampo per governo e maggioranza l Senato è sull’emendamento del senatore Pdl Lucio Malan, interamente sostitutivo del primo articolo e relativo all’istituzione di un comitato di coordinamento delle iniziative anticorruzione presieduto dal presidente del Consiglio. Il governo è poi "andato sotto", sempre al Senato, (131 no, 129 sì, 4 astenuti) anche sull’emendamento della Pdl Spadoni Urbani, sulla rotazione dei dirigenti nelle amministrazioni dirette centrali e periferiche. "E' tempo che si traggano le conseguenze politiche da parte di una maggioranza ormai senza più prospettive", commenta subito Pier Luigi Bersani. "I senatori dell’opposizione - prosegue - hanno battuto il governo su un punto determinate che riguarda il senso stesso di una battaglia contro la corruzione. Il tentativo del governo di centrodestra di mettersi al riparo da una normativa seria è stato sconfitto. Il provvedimento è così crollato e - ribadisce il leader Pd - deve essere formalmente ritirato". "Questo ulteriore fatto - afferma ancora Bersani - certifica ancora una volta lo stato di una maggioranza che non solo insegue cause sbagliate, ma che non è più in grado di sostenerle". E un richiamo alla legalità arriva anche da Gianfranco Fini che ricorda: "Chi attacca le istituzioni procura un danno enorme alla legalità".

Il giuramento sulla Costituzione Da registrare, sempre a proposito del tormentato iter dell’anticorruzione, che il Carroccio ha votato contro all’emendamento che obbliga coloro che occupano cariche pubbliche, o assumono pubblici impieghi, a giurare fedeltà alla Costituzione italiana. Il tutto mentre iniziava a palazzo Grazioli il nuovo vertice con Silvio Berlusconi e lo stato maggiore del Pdl, per fare il punto all’indomani del vertice ristretto notturno con Umberto Bossi e i ministri Giulio Tremonti e Roberto Calderoli e in vista della verifica parlamentare di fine mese.

Riunione che, inoltre, servirà anche a mettere a punto la strategia per il rilancio dell’azione di governo con al centro misure economiche ed eventuali interventi fiscali.

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