La bravata di un gruppo di ragazzi del paese finita in tragedia: sembra essere questa la direzione che stanno stanno prendendo le indagini sul rapimento e lomicidio di Yara Gambirasio, scomparsa il 26 novembre dellanno scorso e ritrovata cadavere due mesi dopo. A suggerirlo sono due aspetti delle indagini. Uno (rivelato laltra sera dalla trasmissione tv Quarto grado e gli inquirenti, come di consueto, non confermano nè smentiscono) è il fatto che le analisi pare abbiano permesso di individuare una decina di punti di contatto tra i quattro diversi profili genetici trovati dai carabinieri del Ris sulle mutandine e la maglietta della ragazzina e alcuni dei duemila profili genetici che sono stati raccolti negli ultimi tre mesi, e appartenenti soprattutto ad abitanti di Brembate Sopra.
Questo può far pensare che a partecipare al sequestro e allomicidio siano state più persone. Si tratta per ora solo di corrispondenze e analogie genetiche non complete, e che necessitano ancora di un grande numero di verifiche. Anche perché non è detto che il Dna rilevato sul corpo sia proprio di una delle persone alle quali sono stati fatti i prelievi, ma potrebbe trattarsi di un suo consanguineo.
A far poi pensare che possa trattarsi di ragazzi è il fatto che nei giorni scorsi numerose famiglie di Brembate Sopra con figli giovani dai 16 anni in su sono state convocate dai carabinieri per dei colloqui sul comportamento dei ragazzi negli ultimi sei mesi. Da qui il sospetto che lipotesi degli inquirenti, fin dallinizio incentrata sullazione di qualcuno che la ragazzina conosceva, sia quella di un «branco» costituito da giovani di Brembate Sopra.
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