«Dobbiamo unirci per salvare Prà dal degrado»

Sono una cittadina di Prà da ben 45 anni, e mi chiedo cosa stia succedendo: i Praini dormono? Non vedono il degrado totale di questo paese, che pian piano sta trasformandosi in un ghetto di ubriachi, ladri, zingari? Non c’è un posto dove portare serenamente i bambini, la fascia di rispetto è lasciata andare, le palme muoiono e noi siamo diventati indifferenti a tutto ciò, ciechi, muti e sordi.
Io grido allo scandalo, e chiedo a chi ci amministra di aprire gli occhi e di darsi da fare, non abbiamo niente di cui vantarci, a cominciare dalla «stazione», che è meglio chiamare «fermata del treno», e della quale ci siamo tanto sciacquati la bocca, e perfino la signora Vincenzi è venuta per l’inaugurazione; non c’è una biglietteria automatica, nessun servizio pubblico, nessuna sala d’attesa, e la sera è mal frequentata e c’è da aver paura a ritornare tardi dal lavoro. Non parliamo poi di via Fusinato, alla miscellanea di persone poco raccomandabili, dove addirittura la gente fa la pipì ai margini dei negozi, che bell’esempio di senso civico per i nostri bambini!
Mi rivolgo anche al nostro caro Don che elargisce soldi agli ubriachi, ottima mossa per far sì che lo diventino sempre di più. Se poi qualcuno glielo fa notare, lui ti risponde che si tratta di «carità cristiana». Forse si potrebbe davvero fare della carità cristiana aiutando chi ha veramente bisogno, e per dignità ed orgoglio non chiede niente facendo della fame.

Ma non parliamo di «far del bene» promovendo la condizione di ubriaconi di queste persone sbandate!
Protesto contro l’indifferenza, il menefreghismo di chi potrebbe fare e non fa! Cittadini, se non ci uniamo Prà va alla deriva.

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