Documenti falsi agli stranieri: arresti in Prefettura

Permessi di soggiorno rilasciati a chi non ne aveva diritto e immigrati con le carte in regola lasciati nella clandestinità. È successo per due anni in Prefettura a Milano, nello Sportello Unico per l’immigrazione. Proprio in quell’ufficio che avrebbe dovuto essere l’interlocutore affidabile per le pratiche degli stranieri. Ieri la retata, scattata senza telecamere e senza conferenza stampa. Secondo le indiscrezioni gli ordini di custodia cautelare chiesti dal pm Alfredo Robledo e firmati dal giudice preliminare Giovanna Verga avrebbero colpito tra le sette e le otto persone. Tra queste, almeno tre che lavoravano allo «sportello» in Prefettura. Non dipendenti del Ministero degli Interni ma esterni arruolati attraverso agenzie di lavoro interinale per far fronte al superlavoro piovuto sugli uffici pubblici con la nuova legge sull’immigrazione.

Secondo le accuse riportate nell’ordine di custodia cautelare, i permessi di soggiorno sarebbero stati rilasciati sulla base di documentazione fasulla, oppure sarebbero stati emessi grazie a documentazione assolutamente regolare ma poi intestati ai nomi indicati dall’organizzazione e non ai legittimi titolari.

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